“Noi mettiamo insieme le migliori energie, il centrodestra mette insieme Cirino Pomicino, Mastella, Miccichè e un altro 89% di professionisti della politica”. Sono le parole pronunciate dal candidato M5S alla presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio, in un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook. Interpellato a Omnibus (La7), l’ex ministro Dc, Paolo Cirino Pomicino, commenta: “Le sciocchezzuole di Di Maio sono veramente meravigliose, io ho letto la sua intervista al Mattino. Vi consiglio di leggerla, perché capirete cosa è il M5S. Voglio dire a Di Maio che io non sono candidato, né ho incarichi elettivi. Come al solito, fa un’altra gaffe, tra Pinochet e questa. Io sono sempre stato in politica, cioè continuo a esprimere un pensiero politico”. E aggiunge: “Di Maio nella mia provincia, dove io prendevo molti voti, si è candidato una sola volta e ha ottenuto 75 voti con le preferenze. Questo è un dato importante, perché se non ci fosse il grande comico, ora un po’ calante, cioè Grillo, quanta gente avrebbe avuto la possibilità di andare in Parlamento col M5S? E torniamo a bomba: ma cosa è il M5S sul piano culturale e su quello politico?”. Interviene anche l’ex leader dell’Idv, Antonio Di Pietro: “Il M5S ha fatto una cosa positiva: ha contribuito al rinnovamento della classe dirigente. Non condivido affermazioni come quelle di Di Maio, secondo cui i 5 Stelle sono i migliori. Ecco, questa è una frase che mi fa paura. Prima fai qualcosa e poi altri ti devono dire che sei il migliore. Te lo dici da solo? Ho già visto questa storia. Il voto sullo Ius Soli?” – continua – “ Io non sarei mai uscito dall’Aula. Io sarei rimasto e avrei votato anche Sì. Posso rispettare chi vota No, ma io ritengo che chi esce dall’Aula sia un codardo. Sei stato eletto per assumerti le tue responsabilità, non devi fare un atto di furbizia per prendere voti da chi vota Sì e da chi vota No. Quello è un voto alla vecchia maniera che io non rispetto”. Nel finale, Cirino Pomicino ha un vivace scambio verbale con la giornalista Claudia Fusani, che lo accusa di appartenere a una generazione che ha indebitato questo Paese. “Ma cosa dici?” – reagisce, stizzito, il politico – “Tu devi studiare”