È un’osservazione a misura delle allodole, cioè per chi ama svegliarsi presto la mattina quella di domenica 7 gennaio. C’è il primo abbraccio nel cielo del 2018: è quello tra Marte e Giove, che si incontrano all’alba. Il pianeta rosso e il pianeta gigante si troveranno vicinissimi e si potranno osservare a Sud-Est prima del sorgere del Sole. La distanza apparente che li separerà sarà, infatti, pari alla metà del diametro della Luna piena. Il momento migliore per vedere la congiunzione è infatti compreso tra “le 4 e le 7 del mattino” ha spiegato Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani (Uai). I due pianeti si incontreranno nella costellazione della Bilancia e in prossimità delle stelle Spica (la più luminosa della Vergine) e dell’antagonista di Marte, cioè Antares, che è la stella più luminosa dello Scorpione, chiamata così perché è in competizione con Marte (in greco, Ares) per il colore rosso.
Poco prima del sorgere del Sole, nella stessa regione del cielo, ha rilevato l’astrofilo, si può provare anche a scorgere Mercurio e Saturno, rispettivamente nella costellazione dell’Ofiuco e del Sagittario “ma saranno molto bassi sull’orizzonte e non facili da osservare” soprattutto se sull’orizzonte ci sono ostacoli come le montagne. “Nei prossimi giorni – ha osservato Volpini – in questa regione del cielo ci sarà un’autentica ‘danza’ di astri tutti concentrati al mattino: da non perdere anche la congiunzione tra Luna, Giove e Marte, l’11 gennaio, e quella tra Saturno e Mercurio che incrociano le loro strade la mattina del 13 gennaio”.