È in assoluto il partito preferito di chi non ha ancora compiuto 44 anni. Ma soltanto il terzo, e ben staccato dalle altre due formazioni, se invece ad essere interpellati sono gli elettori più maturi. È quello che sembra essere il destino del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Questo, almeno, è il risultato dell’elaborazione commissionata a Ixè dall’Huffington Post. Un rapporto che analizza il voto degli italiani in base all’età. E che già dai grafici restituisce un dato chiarissimo: la maggioranza dei giovani italiani voteranno il Movimento 5 Stelle alle prossime politiche. A salvare il centrodestra (che secondo altre rilevazioni è vicino ad incassare la maggioranza dei seggi al Senato) sono invece gli elettori anziani: quelli con più di 60 anni di età. Gli stessi che alla fine tengono in vita il Pd di Matteo Renzi. Ma andiamo con ordine.
Il Movimento 5 Stelle, come detto, va fortissimo tra gli elettori che hanno tra 35 e 44 anni: quasi il 50 percento dei votanti inclusi in quella fascia d’età sceglierà Di Maio come nuovo presidente del consiglio. Voteranno per i pentastellati anche il 35% di elettori con meno di 35 anni. Una fascia di elettorato che a sorpresa è pattugliata dal centrodestra- che è sul 33, 34% – grazie all’appeal di leader come Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Più complessa la situazione per il movimento di Beppe Grillo se si guarda ad elettori più anziani: sceglieranno i pentastellati solo il 23% degli elettori che ha più di 50 anni. Meno di due elettori su dieci con più di 64 anni sbarreranno sulla scheda il simbolo dei 5 Stelle. In definitiva, dunque, il 77% degli elettori del M5s ha meno di 50 anni.
Valori quasi completamente opposti a quelli del centrodestra: gli elettori della coalizione di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono al 48% over 50. Il centrodestra, però, non va male neanche tra i giovani: Lega e Fratelli d’Italia, infatti, attraggono più del 30% di elettori con meno di 35 anni. Forza Italia, invece, sbanca tra gli ultracinquantacinquenni con percentuali che vanno oltre al 40%. Sono aficionados di Berlusconi anche il 40% di votanti con più di 64 anni di età.
Perfettamente in equilibrio il rapporto del Pd: un elettore su due dei dem ha più di 50 anni. Il partito di Matteo Renzi, però, dimostra scarco appeal tra gli under 45: intorno al 20%. I dem risalgono nelle fasce successive, raccogliendo circa un terzo dei voti tra gli over 64. Sono gli anziani, dunque, a tenere competitivo il partito del più giovane presidente del consiglio di sempre. Omogenea sembra essere l’intenzione di voto per Liberi e Uguali. La lista unica a sinistra del Pd guidata dal presidente del Senato, Piero Grasso, fa registrare una punta significativa fra chi ha meno di 35 anni. Alla fine il 63% degli elettori che sceglieranno Liberi e Uguali ha meno di 50 anni.
È il dato legati ai 5 Stelle che, però, attrae il commento di Roberto Weber, presidente di Ixè. “Parrebbe che l’M5S alla vigilia della fase più calda della campagna elettorale abbia bisogno di un elemento di rassicurazione, di policies mirate, di un richiamo simbolico, che vadano al cuore di quell’elettorato anziano che costituisce il baricentro e il prezioso discrimine del consenso politico in Italia”, scrive l’analista sull’Huffington Post. “Sia che si guardi al voto delle singole fasce di età, sia che si guardi alla composizione finale dell’odierna platea che vota Movimento 5 Stelle – aggiunge Weber – ci si accorge infatti che il vero guaio, il vero muro da superare è costituito dai vecchi; i giovani infatti lo votano in proporzioni bastevoli per farne la prima realtà politica in Italia”.