Politica

Regionali, LeU chiude a Zingaretti e Gori: “Non ci sono le condizioni”. “Discontinuità”

Il prossimo 4 marzo oltre che per le elezioni politiche, in Lombardia e Lazio si voterà anche per le regionali e l’ipotesi di un centrosinistra unito nei nomi di Nicola Zingaretti e Giorgio Gori, pare già essere tramontata ancor prima che l’assemblea nazionale di Liberi e Uguali a Roma. E se Pietro Grasso non prende una posizione netta, nessun altro degli esponenti di LeU apre a Gori, candidato dem per la Regione Lombardia e sul nome di Zingaretti solo Artuto Scotto non dà giudizi negativi, ma chiarisce: “decideranno nei territori”. Espressione utilizzata anche da Bersani e Speranza, mentre più nette le posizioni di Fassina, Fratoianni e Civati: “Occorre discontinuità, ad oggi non ci sono le condizioni per un alleanza”