Suv, elettrico, a guida autonoma, intelligente, cinese. In poche parole, la summa delle tendenze attuali e di quelle future, unite al mercato in grado di recepirle. E l’essenza della proposta al CES di Las Vegas della start up guidata da Carsten Breitfeld, ex responsabile del programma BMW i8, e Daniel Kirchert, anch’egli ex dirigente Bmw ed ex amministratore delegato di Infiniti China. Ma le particolarità di quest’auto, che attualmente ha 400 km di autonomia e in futuro ne avrà 520, sono soprattutto dentro l’abitacolo. Dove spiccano i due schermi touch, di cui uno da ben 49 pollici, fatti apposta per la guida autonoma (di livello 3, inizialmente) e per l’interazione con il veicolo tramite comandi vocali e gestuali. E non è tutto, perché il sistema sarà in grado di monitorare anche peso, frequenza cardiaca e pressione sanguigna del guidatore, nonché a “classificarlo” grazie al riconoscimento facciale e a registrarne preferenze e abitudini al volante. Potendo anche archiviare dati e applicazioni grazie a una piattaforma cloud. La Byton comincerà a produrre presumibilmente dal 2019 a Nanjing, dove sorgerà la fabbrica, ma il design dell’auto è realizzato in Germania mentre il sistema di guida autonoma a Santa Clara, in California.