Al Consumer Electronics Show 2018 di Las Vegas (9-12 gennaio), grande fiera dedicata all’elettronica di consumo, sarà massiccia la presenza dei costruttori automobilistici: le quattro ruote del futuro stanno infatti diventando sempre più tecnologiche e fra qualche anno saranno addirittura “indipendenti” dal guidatore in carne e ossa. Ecco perché il Ces si contende col Salone di Detroit (aperto al pubblico dal 20 al 28 gennaio) alcune fra le anteprime automotive più interessanti svelate negli Usa.
A contendersi le attenzioni degli americani saranno soprattutto i colossi giapponesi e coreani: Toyota punterà sulla guida autonoma, esponendo a Las Vegas alcune tecnologie inedite che negli anni a venire permetteranno alle automobili di marciare senza conducente grazie a una miriade di sensori (fra cui 4 lidar capaci di scansionare a 360° l’ambiente attorno all’auto) e all’intelligenza artificiale. In particolare il Toyota Research Institute mostrerà al pubblico le potenzialità della sua Platform 3.0, la piattaforma tecnologica dell’autopilota che prossimamente sarà testata su strada a bordo di alcuni prototipi.
Hyundai punterà invece sulla tecnologia a idrogeno: la multinazionale di Seul è pronta a rivelare il nome della sua sport utility a emissioni zero e a mostrarne le sembianze definitive. Il modello, dotato di pile a combustibile, andrà in produzione del corso del 2018 e sarà dotato dei più avanzati sistemi di guida autonoma sviluppati dalla marca coreana. Il suo motore elettrico dovrebbe erogare circa 163 Cv di potenza massima, mentre l’autonomia ammonterà a circa 800 km.
Il suv di Hyundai servirà anche per testare l’autopilota messo a punto in collaborazione con Aurora, compagnia fondata da Chris Urmson, ex capo della divisione di ricerca per l’autonomous driving di Alphabet (Google). In Aurora lavorano anche Sterling Anderson, che precedentemente è stato responsabile del progetto Tesla Autopilot, e Drew Bagnell, ingegnere della divisione driverless di Uber. Alla start-up è interessata anche Volkswagen: i primi prototipi a guida autonoma della compagnia saranno infatti basati su modelli Hyundai (che vuole offrire l’autopilota dal 2021) e VW. Quest’ultima è intenzionata ad avviare i collaudi dei Robotaxi sviluppati con Aurora già entro fine anno per arrivare sul mercato nel 2021 con le proprie flotte di ride sharing autonomo.
Spazio anche alla risorta Fisker che porterà al Ces la EMotion, una nuova berlina elettrica (simile per dimensioni alla Tesla Model S), e una nuova generazione di batterie allo stato solido. Inizialmente la EMotion sfrutterà accumulatori agli ioni di litio, capaci di garantire un’autonomia di circa 500 km. Naturalmente sono previste anche le funzionalità di guida autonoma, pronte dal 2019. Le batterie allo stato solido arriveranno più avanti e sfrutteranno il grafene: secondo Fisker consentirebbero di ripristinare 200 km di autonomia in circa 10 minuti di ricarica.
A Las Vegas ci sarà anche una supercar molto particolare: la Corvette elettrica messa a punto da Genovation Extreme Electric, privata del suo celebre motore V8 per accontentare gli ambientalisti. La vettura, sviluppata in maniera assolutamente indipendente da GM (la Vètte è prodotta da Chevrolet, marchio della General Motors), presenta delle lievi modifiche estetiche rispetto al modello da cui deriva, prevalentemente concentrate al frontale e in coda. Il propulsore a emissioni zero eroga 800 Cv di potenza massima e 700 Nm di coppia motrice, cosicché l’auto brucia lo zero-cento in meno di 3 secondi e raggiunge una velocità massima di 350 km/h. Di contro è scarsa l’autonomia assicurata dalle batterie da 60 kWh, quantificata in circa 210 km.