Ospite di Otto e Mezzo (La7), il segretario del Pd, Matteo Renzi, si dichiara pronto a un confronto televisivo con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e il candidato M5s alla presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio. E sottolinea: “Io ci vengo anche a piedi. Portiamo tutti le nostre tabelle e ciascuno fa vedere dove sono le coperture finanziarie delle proprie proposte. Secondo me, Berlusconi verrà. Di Maio troverà qualche argomentazione per non venire”. Il leader del Pd spiega: “Io non ho mai detto che Berlusconi sia un pericolo per la democrazia, non sono mai stato uno di quelli che lo hanno accusato. Anzi, sono stato anche attaccato con polemiche per questo. Però, ritengo che Berlusconi sia uno straordinario pericolo per l’economia italiana. Il punto centrale è rispettare Berlusconi come persona e cittadino, non parlarne male in modo da non demonizzarlo, come ha fatto tante volte la sinistra”. Poi attacca il M5s: “Sull’Europa cosa pensa di Luigi Di Maio? Pensa che al referendum sull’euro si debba votare No. A me questa sembra una cosa enorme, perché se accettiamo l’idea di uscire dall’euro e dall’Europa, siamo finiti, siamo morti. Qual è oggi la città italiana più forte? Milano, grazie all’Expo. Io mi ricordo Grillo e Di Maio che dicevano di non fare l’Expo. Roma ha avuto la sua occasione con le Olimpiadi , il M5s ha detto no, e così nella Capitale sono rimasti Spelacchio e i rifiuti in mezzo alla strada”. E aggiunge: “I 5 Stelle non sono soltanto quelli che vanno dietro alle scie chimiche o che contestano i vaccini e le mammografie, ma sono un partito politico che, alla prova dei fatti, ha fatto cose che secondo me non aiutano la crescita del Paese. Basti vedere il tema della giustizia. Siamo partiti dal M5s che gridava “Onestà, onestà“. Oggi” – continua – “abbiamo la sindaca di Torino indagata e la sindaca di Roma sotto processo. Io, siccome sono un garantista, non faccio il tifo contro i miei avversari. Io ho fatto il sindaco di Firenze e il presidente della Provincia: non ho mai preso un avviso di garanzia. Ma non per questo mi ritengo più onesto di uno che ha ricevuto un avviso di garanzia e poi è stato giudicato innocente”