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Media & Regime - 9 Gennaio 2018
Vigilanza Rai, commissione salva Fazio e Vespa. Gasparri: “Non voto per difendere l’Ordine di giornalisti”
Tutto come previsto. Via libera alla delibera sulla par condicio e niente stop per Fabio Fazio e Bruno Vespa in campagna elettorale. Entrambi potranno continuare a intervistare politici: sono stati infatti bocciati gli emendamenti del M5s che avrebbero impedito alle trasmissioni di “Porta a Porta” e “Che tempo che fa” di ospitare esponenti di partiti e movimenti politici durante l’ultimo periodo a ridosso del voto. In sostanza il testo approvato consente a entrambi i conduttori di ospitare candidati nel rispetto della par condicio, nonostante le polemiche, in quanto pagati dalla Rai come “artisti” per aggirare il tetto dei compensi. Bocciato dalla maggioranza in commissione anche l’emendamento della deputata M5s Dalila Nesci, che avrebbe comportato l’esclusione dei programmi “a contenuto anche informativo i cui conduttori non siano attualmente iscritti all’ordine dei giornalisti”. Alla votazione su questo emendamento non ha partecipato il senatore forzista Maurizio Gasparri, nonostante in passato non siano mancate le accuse dello stesso senatore e del suo partito al conduttore di “Che tempo che fa”. “La questione è seria, ma non può essere affrontata così, in modo improvviso, con ricadute su persone”, ha rivendicato. Ergendosi pure, nel suo intervento, come “difensore dei giornalisti”. E ancora: “Il tema per cui i giornalisti devono fare i giornalisti, mentre altri altre cose, è giusto. Ma non è questa l’occasione”, ha tagliato corto. Anche il Pd si è difeso: “Non si può nel regolamento attuativo della par condicio mettere qualcosa non previsto dalla legge. Sarebbe stata una norma discrezionale, che avrebbe colpito alcune trasmissioni”, ha spiegato il senatore dem Francesco Verducci. E alla fine, anche il M5S sembra rassegnarsi. Come spiega lo stesso Alberto Airola, con tanto di “realismo”, dopo la bocciatura degli emendamenti: “Di Maio va questa sera a Porta a Porta? Inevitabile. La rappresentazione del mondo viene fatta in tv su questi contenitori. Così, bisogna andare per forza a casa di Fazio e Vespa se si vuole parlare alla gente”, ha concluso