“Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche“. Lo scrive su twitter il leader della Lega Matteo Salvini. A stretto giro arriva la replica della ministra uscente della Sanità Beatrice Lorenzin, che guida la lista Civica Popolare (alleata del Pd): “La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell’estremismo dell’incompetenza. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l’obbligatorietà vaccinale è uguale a quella del Movimento 5 Stelle“. “La Lega – sottolinea Lorenzin – gioca per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa no vax che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L’Italia va vaccinata dagli incompetenti“.
Berlusconi torna indietro sul lavoro. Salvini torna indietro sui vaccini.
La destra italiana di oggi è questa qui.
Noi vogliamo andare #avanti. Per l’Italia, senza paura.— Matteo Renzi (@matteorenzi) 10 gennaio 2018
In realtà la questione vaccini diventa già il primo problema all’interno della coalizione. Abolizione dei vaccini? “Non credo proprio” risponde Paolo Romani che non è solo capogruppo di Forza Italia al Senato appena sciolto, ma è uno dei delegati del partito al tavolo del programma. Fi, spiega romani a LaPresse, “ha lavorato largamente per migliorare la legge proposta dal ministro Lorenzin. Abbiamo ridotto a 10 i vaccini obbligatori e posti altri facoltativi. Io ritengo che per alcuni vaccini l’obbligatoriertà debba assolutamente rimanere”. Secondo Romani infine “la campagna mediatica dei no-vax, fondata su notizie assolutamente non verificate, è una pratica pericolosa”.