“Catherine Deneuve ha detto cose sante”. Ospite a Porta a Porta, in onda stasera su Rai1, Silvio Berlusconi ha commentato la lettera-appello dell’attrice francese in cui ha scritto “Lasciamo agli uomini la libertà di importunarci”. E, lungi dallo schierarsi al fianco della campagna MeToo, nata dopo le denunce a Hollywood contro le molestie sessuali, ha preferito scherzare sul tema degli abusi: “E’ naturale – ha detto a Bruno Vespa – che le donne siano contente che un uomo gli faccia la corte“. “Io non sono molto pratico perché a me sono sempre le donne che la fanno”, ha aggiunto, cercando poi di aggiustare il tiro e specificare che “non è un’offesa fare la corte purché resti nell’eleganza“.
L’ex premier ha deciso così di mettere in campo il suo personale contributo al dibattito sul caso Weinstein provando, e non sarebbe una novità, a racimolare qualche voto anche su questo fronte. Berlusconi che nell’ottobre 2008 parlando con Gianpaolo Tarantini teorizzava il pensiero “la patonza deve girare“, malgrado poi spiegare, appena un mese fa ospite a Mattino 5, che “per noi la difesa delle donne è sempre stata prioritaria”. Sempre parola dell’ex premier, quello delle cene eleganti, assolto in cassazione nel processo Ruby dalle accuse di concussione per costrizione e di prostituzione minorile. Quello ancora a processo (Ruby ter) per corruzione in atti giudiziari, per aver pagato, tra gli altri, le ospiti delle serata ad alto tasso erotico di Arcore. Ma soprattutto, come se non bastasse, lo stesso Berlusconi che secondo alcuni testimoni, come pubblicato in esclusiva da il Fatto Quotidiano, avrebbe pronunciato volgarità e fatto gesti sconci alla ventenne azzurra Lavinia Palombini durante una riunione a Villa Certosa.