#MeToo anche nel porno. Il 2017 verrà ricordato nelle classifiche di Pornhub come l’anno delle donne. Già perché secondo il report annuale del più importante portale di porno gratuito al mondo la crescita di utenti femminili non è mai stata così alta come l’anno appena passato. Al top risultano le donne indiane, aumentate del 129% in più rispetto al 2016, rappresentando il 30% degli utenti tra tutti gli schermi web indiani. A seguire le donne giapponesi che aumentano del 59% rispetto al 2016. Buono, anche se non eccezionale, l’aumento delle donne italiane (+22%) rispetto al 2016 che portano la fetta di utenti femminili al 23% rispetto al 77% degli uomini, cifra di pregio, poco sotto al 25% delle tanto disinibite signore statunitensi e russe. Sempre rimanendo in tema di utenti donna il paese con la più alta percentuale di pubblico femminile risulta le Filippine (36%), poi Brasile e Sudafrica con il 35% e il 32%. Tra le categorie più ricercate su Pornhub dalle donne nel mondo regna incontrastato il fenomeno “Lesbian” in tutte le sue declinazioni. Seguono “Threesome” e “Big dick”. Tra i termini che hanno avuto un’impennata esponenziale, senza però raggiungere percentuali altissime, rimangono comunque “rough sex” e “Bondage”.
Gli uomini oltre a non fare più notizia continuano a far svettare nella classifica dei termini più ricercati del 2017 le sempiterne “milf”, “step mom” ed “hentai”. Un’occhiata poi alle classifiche italiane ed ecco la calma piatta. Ai piani alti si riconfermano le oramai fruste categorie dell’ “amatoriale”, con le solite deviazioni patriottiche “italiano” e “napoletano”. Rocco Siffredi è la star più cercata con, a seguire Valentina Nappi e Belen Rodriguez (che star del porno non è, ma vallo a dire agli amici di Pornhub…), ma ancor più incredibile è l’affermazione del termine più di tendenza nel 2016 in Italia, che negli altri paesi non ha praticamente seguito: “handjob”. Tedeschi e francesi confermano i rispettivi e storici stereotipi sessuali (i primi hanno in aumento fetish e pissing, i secondi arab e anal), mentre negli Stati Uniti si nota l’affermarsi delle categorie “ebony”, “asian” e “interracial” proprio nell’epoca in cui l’immigrazione sembra essere uno dei pericoli più temuti dalla società a livello politico. C’è poi un discorso interessante per le donne canadesi che guardano Pornhub. Se la percentuale delle donne in Canada rispetto agli uomini è identica a quella degli Stati Uniti (25% a 75%), si evidenzia però nell’estremo nord del continente americano un aumento della quota di pornografia osservata dalle donne canadesi rispetto agli uomini del 19%, quasi il doppio dell’incremento avvenuto tra le donne americane.
Nell’immenso calderone dei dati offerto da Pornhub sul 2017 vanno infine segnalate alcune curiosità. Intanto gli accessi a Pornhub arrivano per il 67% dagli smartphone, e solo dal 24% dai pc. Mentre è Windows il sistema operativo da cui giungono più ricerche su Pornhub (80%) rispetto al flebile flusso dei possessori dei Mac. Vengono poi confermati i drastici cali di accesso al sito porno negli Usa la notte di Natale, in Gran Bretagna il primo dell’anno e in Italia il giorno di Ferragosto, mentre la media mondiale di visita al sito di Pornhub è di 9 minuti e 59 secondi, in crescita di 23 secondi rispetto al 2016 con brasiliani e spagnoli che hanno aumentato la presenza nelle visita di oltre 60 secondi in media in un anno.