Campagna elettorale – da il fatto Quotidiano #parcondicio #boschi #natangelo
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Tel Aviv, 30 nov. (Adnkronos) - Le Forze di difesa israeliane affermano che ai residenti libanesi è vietato spostarsi verso sud in diversi villaggi e invitano loro a non fare ritorno in circa 62 comunità nella zona di confine. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, ha lanciato un "avvertimento urgente" intimando ai residenti di non oltrepassare i confini dei villaggi fino a nuovo avviso. In base all'accordo di cessate il fuoco, le Idf hanno 60 giorni di tempo per ritirarsi da questi villaggi.
Washington, 30 nov. (Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno nominato il maggiore generale Jasper Jeffers, Special Operations Command Central (Soccent), per coordinare – insieme all'inviato speciale del presidente Joe Biden, Amos Hochstein – l'attuazione e il monitoraggio del meccanismo di cessazione delle ostilità tra Israele e Libano.
Secondo il Centcom, "il meccanismo sarà presieduto dagli Stati Uniti e sarà composto dalle Forze armate libanesi, dalle Forze di difesa israeliane, dalle Forze di interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) e dalla Francia". Hochstein ricoprirà il ruolo di co-presidente civile fino alla nomina di un funzionario civile permanente.
Roma, 30 nov. (Adnkronos) - Si è conclusa ieri, con il suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino, la lunga latitanza di Maka Katibashvili, 43enne georgiana ricercata a livello internazionale con 'Red Notice Interpol' per omicidio volontario e violazione della legge sulle armi. La donna, ritenuta affiliata all’organizzazione criminale georgiana di stampo mafioso, nota come 'Thieves in law', deve scontare in Italia la pena di 21 anni di reclusione, avendo svolto il ruolo di basista in occasione dell’omicidio di Revaz Tchuradze, un connazionale assassinato a Bari il 6 gennaio 2012, scaturito da un violento scontro tra clan georgiani per il controllo di settori del business legale.
Le attività di rintraccio della latitante all’estero, condotte dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno portato alla scoperta della nuova identità adottata dalla latitante per sfuggire alla giustizia italiana. Dopo essere fuggita in Georgia, nel 2017 la donna aveva contratto un matrimonio fittizio con un suo connazionale, cambiando cognome e ottenendo un nuovo passaporto. Grazie a questa falsa identità, si era trasferita in Turchia, da dove inviava denaro verso la Georgia.
Nonostante i numerosi stratagemmi messi in atto, l’eccellente lavoro investigativo condotto dallo Scip in stretta collaborazione con la Squadra Mobile di Bari e le forze di polizia turche ha permesso di rintracciarla e assicurarla alla giustizia. Determinante anche il coordinamento con l’Esperto per la Sicurezza italiano in Turchia e il supporto del Ministero della Giustizia italiano nell’ambito delle attività diplomatiche.
Pyongyang, 30 nov. (Adnkronos) - Pyongyang sostiene e sosterrà le azioni della Russia volte a proteggere la sua sovranità e integrità territoriale. Lo ha affermato il leader nordcoreano Kim Jong-un, riferendosi alle misure anti-russe adottate dagli Stati Uniti in relazione al conflitto in Ucraina. Kim "ha assicurato che il governo, l'esercito e il popolo della Rpdc continueranno a sostenere invariabilmente la politica della Federazione Russa, che è pronta a difendere la sovranità dello Stato e l'integrità territoriale contro gli intrighi egemonici imperialisti", ha riferito il Centro coreano. Lo riporta l'agenzia di stampa nordcoreana (Kcna), citando Kim Jong-un durante un incontro a Pyongyang con il ministro della Difesa russo Andrei Belousov nell'ambito della sua visita ufficiale in Corea del Nord.
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Si commuove Giorgia Meloni sul palco di Bari, dove è arrivata per la firma dell'ultimo accordo di coesione con le Regioni, si commuove e mima anche il gesto del pianto quando saluta Raffaele Fitto, tra i più fedeli e stakanovisti dei suoi ministri, in procinto di dimettersi e di far le valigie per Bruxelles dove rivestirà il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione von der Leyen 2. Tornati a Roma, l'ultimo Cdm insieme, poi il Cipess e la cabina di regia del Pnrr, per il 'passaggio di consegne'. La premier rassicura i presenti, sa bene che, come in molti riconoscono nella sua squadra, "per fare un Fitto ce ne vogliono tre", ma il messaggio che vuole trasmettere e che si andrà avanti spediti e senza battute d'arresto, anche senza il super ministro salentino in campo.
Sul Pnrr, dice dunque la premier, l’azione del governo “proseguirà senza soluzione di continuità, lavorando incessantemente per portare a compimento, nei tempi previsti, tutti gli investimenti e le riforme del Piano”. Con lo "stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione" di Fitto, "un ministro estremamente prezioso". "Ma non siamo preoccupati, questa competenza – assicura Meloni, pronta ad assumere l'interim - rimarrà in ottime mani”. In quali, però, sono ben pochi a saperlo. E anche i nomi circolati per un posto da ministro agli Affari europei -una 'pedina' preziosa, come avrebbe fatto notare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pranzo di mercoledì scorso al Quirinale- non sarebbero quelli giusti, assicurano fonti autorevoli.
Compreso quello di Elisabetta Belloni, senz'altro stimata dalla presidente del Consiglio, ma impegnata a ricoprire caselle che Meloni non intende lasciare scoperte o cedere ad altri. Anche Giulio Terzi di Sant'Agata, altro nome rimbalzato nei totoministri, non sarebbe in lista. Inoltre, riferiscono fonti di primo piano all'Adnkronos, la notizia secondo cui il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, avrebbe richiesto un incontro con Giorgia Meloni per esprimere un presunto veto sulla nomina di Belloni a ministro degli Affari Europei "è del tutto priva di fondamento. Belloni è impegnata con altri importanti incarichi. E non avrebbe senso porre veti su un ministro -viene rimarcato- che è in quota a Fratelli d'Italia". Una precisazione che sembra finalizzata anche a spegnere ogni eventuale 'appetito': il ministro che arriverà, vestirà la maglia di Fdi. Mentre le altre deleghe dovrebbero rimanere in capo a Palazzo Chigi, con la 'regia' del sottosegretario Alfredo Mantovano.
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Potenza, 29 nov. (Labitalia) - ''Siamo all'avvio di una nuova legislatura Ue, ci sono molte aspettative ed è fondamentale che le regioni dell'automotive collaborino per monitorare costantemente la situazione. Dobbiamo fare massa critica per assicurare che nel nuovo bilancio pluriennale dell'Ue ci siano risorse finanziarie, normative e strumenti adeguati e flessibili che possano dare risposte rapide e nuove alla complessità e ai repentini cambiamenti della situazione alla luce del nuovo contesto geo-politico ed economico mondiale e alla concorrenza dei Paesi terzi, come sottolineato nel rapporto Draghi''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha partecipato a Monza alla conferenza annuale dell'Alleanza delle Regioni automotive (Automotive Regions Alliance, Ara), una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa.
L'Alleanza, in particolare, si propone di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi del ''Green deal europeo'', rafforzando gli ecosistemi industriali regionali e promuovendo la coesione economica e sociale. La Basilicata (con lo stabilimento Stellantis e il polo dell'auto di Melfi) è tra le otto regioni italiane della rete a cui si aggiungono altre 27 in Europa. Bardi ha presentato la situazione lucana, ribadendo ''l'impegno a tutelare l'occupazione dei lavoratori Stellantis e dell'indotto di Melfi'' e soffermandosi su ciò che è stato fatto per fronteggiare la crisi dell'automotive, a partire dall'approvazione, in tempi record, di due provvedimenti agevolativi per consentire l'investimento Stellantis sull'impianto a biogas finalizzato a ridurre sensibilmente i costi energetici e rilanciare la competitività dello stabilimento di Melfi.
Bardi ha anche ricordato la firma di un accordo unitario fra sindacati e Confindustria che prevede, tra le diverse richieste, quella rivolta al Ministero del lavoro di farsi carico della quota di cassa integrazione (20 per cento) del contributo addizionale a carico delle aziende dell'indotto per le aziende in difficoltà, e quella inviata al Ministero del Made in Italy di accelerare le procedure di selezione e finanziamento dei progetti candidati per avviso pubblico dell'Area di crisi complessa di Melfi. Quindi Bardi ha fatto appello al Governo nazionale ''a porre in essere azioni per modificare l'attuale Carta regionale degli aiuti 2022/2027 innalzandoli di dieci punti percentuali''. Per il settore auto è in atto una transizione molto complessa: dal primo gennaio 2025 le direttive europee obbligano le case automobilistiche a produrre vetture con minori emissioni di anidride carbonica e si teme un altro calo di produzione in Europa.
Cosa implicano le due scelte che ti proponiamo: