THE MIDNIGHT MAN di Travis Zariwny. Con Robert Englund, Gabrielle Haugh, Lin Shaye. Usa 2016. Durata: 85’. Voto 1,5/5 (DT)
1956, una magione sinistra, tre bimbi seduti dentro un cerchio disegnato col sale, una preparazione di un gioco fatto con gocce di sangue, un boogeyman che emerge dal buio e uccide chi non sta alle regole. Oltre cinquant’anni dopo la giovane Alex assiste la vecchia nonna, affetta da qualche forma di demenza, sopravvissuta alla tragica notte del ’56. Con lei l’amico Miles troveranno in soffitta la vecchia scatola da gioco, l’apriranno e la maledizione del boogeyman colpirà anche loro. Frammentario e ben poco omogeno horror con mostro che si compatta, si scioglie e infine svapora, che paga la mancanza di un piglio registico che vada oltre il decor generale (Zawlny di base è un production designer). Qua e là echeggiano trucchi vecchia maniera con sangue che straborda ovunque (la scena della vasca da bagno) rispetto al più facile bivio della CGI. Solo che le trovate meramente visive non compensano una scrittura imbarazzante, slabbrata tra l’andazzo di un episodio di Scooby Doo, buchi di senso e innesti assurdi (l’amica che sbuca all’improvviso). Englund/Freddy Krueger s’impegna, ma nella parte del dottore non fa la differenza.