Lo scontro, secondo il loro racconto, sarebbe avvenuto in via Montevideo, vicino alla sede del gruppo di estrema destra. Sull'episodio indaga la Digos: al vaglio le telecamere di videosorveglianza. Solidarietà di Anpi, Cgil, Pd e Mdp
Una trentina di militanti di Casapound hanno aggredito un gruppo di antifascisti a Genova con bottiglie, cinture e coltelli. Gli attivisti di sinistra, venerdì notte, stavano attaccando manifesti contro il movimento di estrema destra che da due giorni è impegnato a raccogliere le firme, in vista delle elezioni, nella sede di via Montevideo. La denuncia è arrivata dagli antifascisti in un comunicato stampa con una foto che mostra una ferita sulla schiena di un ragazzo del gruppo.
Nel frattempo solidarietà è stata espressa dell’Anpi di Genova: “Questo atto vigliacco accresce il livello di preoccupazione per una serie di episodi accaduti nella nostra città con protagonisti gruppi neofascisti”. L’Anpi esorta “le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni che si richiamino al fascismo o al nazismo“. La Cgil parla di “escalation di questi gruppi criminali” e spiega che “i casi in città cominciano a essere troppi e non possono più essere catalogati come episodi isolati”.
Sull’episodio sono intervenuti anche Pd e Mdp. Il gruppo consiliare in Comune e in Regione Liguria esprime “solidarietà all’antifascista ferito e profonda preoccupazione per l’episodio e ci auguriamo che venga fatta chiarezza quanto prima”. È evidente, aggiungono i consiglieri, “che è ormai radicata una sorta di licenza alla violenza e alla recrudescenza di atteggiamenti e manifestazioni ispirate al fascismo”.
Di “esclation di azioni” che “passa ora alle squadracce dei fascisti e alle coltellate” parla il coordinamento genovese di Articolo Uno-Mdp chiedendo “alle istituzioni locali in primo luogo, al governatore Toti e al sindaco Bucci, di uscire dall’ambiguità e di condannare senza appello i gruppi neofascisti” e l’approvazione martedì prossimo in Consiglio comunale della mozione che chiede che non vengano dati spazi pubblici a organizzazioni che si richiamino al fascismo, come avviene già in città come Torino e Milano.