Comincia in questi gorni per la stampa e gli addetti ai lavori, ma sarà aperto al pubblico solo dal 20 al 28 gennaio, il salone dell'auto più antico e importante d'America. La parola d'ordine è concretezza, e infatti a farla da padroni saranno sport utility e pick-up
Se l’appena trascorso CES di Las Vegas è ormai considerato un’esposizione dell’automobile travestita da Salone dell’elettronica di consumo, cosa ci si aspetta dal primo dei saloni prettamente automobilistici dell’anno, il classico Detroit Auto Show che apre le porte questa settimana? Domanda tutt’altro che gratuita di questi tempi, dove il cambiamento della mobilità riceve accelerazioni continue.
Ma se il tema generale del CES resta la proiezione nel futuro di come ci muoveremo, l’appuntamento di Detroit è al contrario legato principalmente alla concretezza dei modelli di auto e pick-up acquistabili concretamente nell’immediato o nel giro di pochi mesi.
Proprio gli onnipresenti “truck” si prendono il ruolo di assoluti protagonisti all’esposizione nordamericana: tanto più nel freddo Michigan che ospita l’esposizione, pieno Midwest che è tra i luoghi più “naturali” negli USA per questo genere di veicolo. Dove il veicolo pesante con cassone è tra i mezzi di spostamento in assoluto preferiti, con i consumatori che pure qui stanno abbandonando in modo sempre più evidente le tradizionali berline per orientarsi su suv e pick-up.
Questi grossi mezzi, peraltro, offrono caratteristiche di comfort, efficienza e versatilità sempre più simili a quelli delle auto, quindi a Detroit i riflettori sono puntati sugli aggiornamenti attesi per i “magnifici tre” del mercato: General Motors svela l’inedito Chevrolet Silverado 2019, Fiat-Chrysler (FCA) aggiorna il suo RAM 1500, Ford mette in campo il rinnovato Ranger.
In Europa, tuttavia, la eco dei pick-up di grande taglia arriva sinceramente soffusa: le attenzioni del Vecchio Continente premiano piuttosto altre novità, peraltro interessanti. Tra cui spicca in primo piano l’immortale Mercedes Classe G, ristrutturato a partire da una profonda evoluzione di pianale per offrire più spazio interno, maggior praticità e comfort in crescita: le linee restano invece pressoché invariate e senza tempo, sempre squadrate e massicce.
In casa Mini c’è il leggero restyling delle Mini 3P, 5P e Cabrio, con aggiornamenti minori esterni combinati all’introduzione del cambio doppia frizione e del sistema di infotainment con schermo da 6,5”; Ford presenta l’allestimento sportivo ST per la sua suv Edge, Jeep aggiorna la Cherokee con look ritoccato e infotainment potenziato con schermo touch da 8,4”. Debutto sul suolo americano per Lamborghini Urus, BMW X2, Audi A7 Sportback, mentre le marche giapponesi sfoderano principalmente diversi prototipi ad alto contenuto tecnologico (Nissan concept a guida autonoma, Honda Insight Prototype, Infiniti Q Inspiration Concept, Lexus LF-1 Limitless Concept). Tra le classiche berline a tre volumi, Toyota presenta la Avalon nuova generazione, Volkswagen mette in campo la settima generazione della Jetta, dalla linea più convenzionale rispetto alla Arteon.