Faccia a faccia a Otto e Mezzo (La7) tra lo storico dell’arte, Tomaso Montanari, e il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Il dibattito verte sulla discussa frase di Attilio Fontana, candidato leghista alla presidenza della Regione Lombardia. Montanari spiega: “Il consenso della destra italiana, che ha risvolti atroci come questo, è figlio di una politica sbagliata del centrosinistra. Basti pensare allo smontaggio dello Stato e alla distruzione anche di un sistema di cultura e di scuola. Il centrosinistra ha fatto moltissimi danni. Io credo che si combatta la destra con più sinistra, non con una destra moderata che è quella del Pd. Non ci vuole una cura omeopatica contro la destra”. E aggiunge: “Questo lo insegnano anche gli Usa. La scelta della Clinton, anziché di Sanders, ha fatto vincere Trump. La risposta alla Lega è una sinistra vera, che costruisca uguaglianza e che diffonda strumenti di sovranità vera. Peraltro, anche nel Pd c’è qualcuno che ha parlato di razza (Patrizia Prestipino, ndr). Il governo Renzi ha fatto lo Sblocca-Italia firmato anche da Maurizio Lupi, una figura storica della destra. Quindi, dobbiamo fermare la destra della Lega votando chi fino a ieri ha governato con la destra storicamente alleata con la Lega? Ci vuole un po’ di serietà”. Franceschini condanna la frase di Fontana, rifila una stoccata sul mancato appoggio di Liberi e Uguali a Gori in Lombardia e aggiunge: “Governare il Paese è difficile e complesso. Il Pd è in grado di mettere in campo una classe dirigente che ha governato e che ha fatto riforme”. “Certo. La Boschi, Lotti“, ironizza Montanari. “L’alternativa qual è?” – continua Franceschini – “Un ragazzo che è stato eletto, coi nostri voti, a 29 anni come vicepresidente della Camera (Di Maio, ndr), senza alcuna esperienza professionale e politica. E ora si candida a governare il Paese. Ma come si può? Poi succede come con la Raggi a Roma. Se non hai fatto gavetta, se non hai un patrimonio di valori e di formazione come fai?”. “Il problema sono i ragazzi, diciamo. Quindi, Democrazia Cristiana per sempre”, commenta Montanari. Franceschini poi attacca Pietro Grasso per l’apertura di Liberi e Uguali al M5S: “Intanto, è difficile governare coi 5 Stelle, perché, tranne che abbattere, non so cosa vogliano costruire. Non c’è traccia di programmi. Penso che quest’apertura di Grasso a un’alleanza sia una tattica elettorale per rubarsi elettori a vicenda, mi dispiace che Grasso si presti a questo”. Non ci sta Montanari: “L’elettorato che mi sta a cuore, cioè i miei studenti, il Sud, i sommersi, o non votano o guardano al M5S come l’unica forza che si ripropone di ribaltare un sistema che è obiettivamente ingiusto. Io spero che il M5S si evolva e superi molte sue posizioni non condivisibili, però credo che parli a un pezzo di Paese che la sinistra italiana ha completamente abbandonato”