Secondo il primo cittadino aretino, Alessandro Ghinelli, ci sarebbe una perizia di un centro media specializzato ad attestare che l’impatto della vicenda Etruria avrebbe procurato un ritorno d’immagine negativo di milioni di euro per la città
Una causa per danno d’immagine contro Maria Elena Boschi. È quello che ha annunciato il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli. Il motivo? La sottosegretaria del governo di Paolo Gentiloni e suo padre Pier Luigi Boschi avrebbero leso la reputazione della città aretina e quella dei suoi cittadini sia a livello nazionale che internazionale. Un’accusa che il primo cittadino toscano ha lanciato durante un’intervista rilasciata a Klaus Davi durante il programma KlausCondicio in onda su youtube. Secondo l’esponente di Forza Italia ci sarebbe una perizia di un centro media specializzato ad attestare che l’impatto della vicenda Etruria avrebbe procurato un ritorno d’immagine negativo di milioni di euro per la città.
“Non sono in grado di dare cifre – dice a Klaus Davi Ghinelli – ma sono mesi che, del tutto immeritatamente, il brand Arezzo, sulla stampa italiana e internazionale, nei telegiornali della Cnn, sulla tv tedesca, sui giornali francesi, spagnoli perfino cinesi, viene associato alle vicende della famiglia Boschi, a storie di presunte truffe dei risparmiatori e manipolazioni. Per questo riteniamo l’atto un segnale anche verso i cittadini infangati internazionalmente dalla Boschi e dalla sua famiglia senza aver fatto assolutamente nulla per meritarlo. Il ricavato della causa lo destinerò totalmente al ristoro dei cittadini che hanno perso tutto con l’azzeramento di Banca Etruria“.
Nel corso della puntata di KlausCondicio, il sindaco di Arezzo ha anche attaccato Matteo Renzi: “Aveva annunciato di volersi candidare in questa circoscrizione. Poi magicamente apprendiamo che il suo nome non compare più nelle liste e veleggia altrove. Con tutto il rispetto, è scappato come un coniglio. Abbiamo assistito all’ennesima bufala di Renzi, una presa in giro degli aretini che ho l’onore di rappresentare ma del cui giudizio lui ha paura”.