Un Paese in uscita dalla più grande crisi della storia, ancora con segnali profondi nel suo tessuto sociale, e senza più la certezza che il futuro possa essere migliore, ha bisogno in primis di un grande cambio culturale, di prospettiva e approccio.
HosceltoMilano / Hosceltolitalia ha fatto breccia nel cuore di molti perché si racconta il proprio vivere, il sentirsi parte di, per qualcosa e non contro, mettendoci la faccia. Lanciato a novembre chiedendo a donne e uomini milanesi come siano diventati quelli che sono anche grazie alla scelta della propria città, possiamo dire senza presunzione che sia stato un successo perché è stata una festa di partecipazione, una celebrazione del lato positivo della città, un raccontare quel sentimento di ottimismo realistico che si è diffuso sempre di più a Milano in questi anni e ne ha permeato il suo sviluppo, pur nella coscienza che ancora tanto vada fatto per migliorare la città e da essa il Paese.
“È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione”, diceva Einstein, in questo caso siamo felici di poter dire di essere stati ottimisti e aver avuto ragione! In questi mesi in tantissimi mi hanno chiesto perché lo fai. Ho scelto di farlo semplicemente perché ce n’è bisogno e mi rende felice. Sarebbe bello se tutti riuscissero, almeno in parte, a trovare la propria realizzazione anche nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del bene comune.
E la voglia di partecipazione e di dare il proprio contributo con gratuità che abbiamo toccato con mano hanno dimostrato che c’è un grandissimo numero di persone che hanno la stessa voglia. I numeri parlano da soli: più di 2,5 milioni di visualizzazioni, decine di migliaia di commenti e condivisioni. E all’interno di questa partecipazione abbiamo il sogno che siano i giovani a diventare sempre più attivi per dare una scossa alla società, riprendendo in mano la passione per la politica, per essere un polites – un cittadino che si impegna per il “vivere bene”.
Youthquake è parola dell’anno 2017 per l’Oxford Dictionary, e può essere definita come una scossa giovanile “un significativo cambiamento culturale, politico o sociale nato proprio grazie all’azione o all’influenza dei giovani”. Sarà così anche in Italia? La reattività e la passione dei giovani che abbiamo incontrato mi fa credere di sì. Ora da moto celebrativo il progetto è cresciuto e con una spinta propositiva, abbiamo chiesto anche alle persone intervistate come loro rendano migliore Milano, e quali siano le proprie idee per Milano.
Troppo facile dire che tutto va male, lamentare che nulla si possa cambiare, mettere in evidenza le brutture, gridare con astio contro chi amministra, contro chi governa. Più difficile raccogliere proposte concrete, spiegare come ciascuno renda migliore la propria città, così da agire il senso stesso di essere cittadino.
Con le elezioni che si avvicinano, siamo sempre più assordati da tattiche politiche, proposte elettorali, promesse roboanti di abolizioni, ma ci dimentichiamo di rivendicare il nostro diritto di dire cosa desideriamo, quello in cui si crede, il valore della comunità, la qualità dell’esperienza vissuta, ciò che serve per migliorare. E’ importante riconoscere l’imperfezione di alcuni politici, ma è da rispettare e incoraggiare la scelta di servire il nostro Paese e le nostre città. Perché è facile gridare “tutti a casa” stando dietro a uno schermo, più difficile riconoscere il potere che abbiamo grazie alla tecnologia che ci permette di essere attivi contribuendo al bene comune in modo costruttivo. Abramo Lincoln un giorno disse: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”. Noi scegliamo di gioire.
HosceltoMilano / HosceltolItalia è nato dalla passione di pochi, in modo spontaneo è diventata una piattaforma di molti, e ha come veri protagoniste le migliaia di persone che prima hanno voluto celebrare la propria città e continuano ora a essere attivi con idee e suggerimenti per costruire questo straordinario racconto. Persone diverse le une dalle altre, donne e uomini che hanno firmato l’appello che abbiamo lanciato, rivolgendoci a chi lavora ogni giorno con dignità senza scorciatoie, che crede nella meritocrazia e dà valore all’Italia con capacità professionale, imprenditoriale e impegno sociale, a chi non sopporta la retorica del lamento e del declino e porta proposte concrete e costruttive, e a tutte le forze politiche democratiche, riformiste ed europeiste che fanno della lotta al crollo e all’oltranzismo un faro, e della trasparenza e dell’apertura un principio.
Questo per sfidare quell’individualismo che permea la nostra società e ci fa alzare muri a difesa delle nostre certezze negative. Viviamo in un presente pieno di dubbi e incertezze ma siamo noi stessi le risorse che possono influenzare l’attitudine verso il futuro facendo le nostre scelte. Sentirsi parte, aggregare, unire è quello che la politica fatica a fare, non solo in Italia.
Il desiderio di sentirsi parte di una comunità, di un progetto, di un racconto, è alla base della nostra vita sociale e penso sia la chiave del successo di HosceltoMilano / HosceltolItalia, ed è per me la conferma che le persone hanno voglia di partecipazione, ma hanno bisogno di essere attivate.
Scegliere di restare, scegliere l’Italia come luogo in cui crescere e far crescere i propri progetti, la propria famiglia e i propri sogni sempre con responsabilità verso il bene comune sostenendo un ottimismo realistico che può portarci lontano: questo è il metodo HosceltoMilano / HosceltolItalia.