Si è chiuso il voto per le Parlamentarie del Movimento 5 stelle. Alla fine, dunque, non c’è stata alcuna proroga. Ad annunciarlo è un post sul blog di Beppe Grillo in cui si spiega anche che “le liste definitive saranno annunciate” domenica 21 gennaio a Pescara, dove è in agenda un evento dei pentastellati. Nel frattempo, spiega sempre il blog, “i risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai“.
“C’è stata una grande partecipazione. Il voto si è svolto con regolarità e in sicurezza grazie alla verifica via sms di tutti coloro che hanno partecipato alle votazioni. Ci sono stati dei picchi di traffico soprattutto nella fase iniziale della giornata di ieri quando si è registrata una vera e propria corsa virtuale ai seggi di tutta Italia. Questo ha causato dei rallentamenti nell’accesso al sito, ma nulla di preoccupante visto che nella giornata di oggi l’afflusso è stato regolare e ben distribuito nell’arco della giornata”, è il testo pubblicato sul blog del fondatore del Movimento.
Un psot in cui i pentastellati replicano anche anche all’ipotesi di una proroga del voto online. “Il caos di cui blaterano i giornali invece non c’è stato. La proroga non è stata necessaria. La nostra è stata una prova di democrazia diretta online che non ha eguali per dimensione e importanza in tutto il mondo e ciò è stato possibile grazie all’associazione Rousseau che ha seguito i processi della votazione”.
I 5 stelle provano a replicare anche alle polemiche dei centinaia di esclusi in tutta Italia alle parlamentarie. “I partiti che goffamente ci attaccano stanno decidendo i nomi nelle segrete stanze senza alcuni spiraglio di partecipazione dal basso. E non hanno neppure il pudore di tacere. Riempiranno il Parlamento di nominati e attaccano gli unici per i quali la parola democrazia ha ancora un valore. Non a parole ma con i fatti. Non c’è nessun timore di ricorsi da parte degli esclusi. Le regole che hanno accettato tutti coloro che hanno proposto la candidatura erano molto chiare e molto rigide. Sono state applicate in maniera severa. Alcuni si sono lamentati dell’esclusione dalle liste, è vero. È stato fatto per tutelare al massimo il MoVimento 5 Stelle”.
Il post sul blog spiega inoltre quali sarebbero stati i criteri che hanno portato all’esclusione di alcuni aspiranti candidati. “Anche il turpiloquio nei confronti degli avversari politici a mezzo social è stato considerato ostativo ai fini della candidatura. Inoltre era richiesto ai sensi dello Statuto e del Codice Etico di astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle e attenersi a criteri di lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti, di mantenere comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi. Stare nel MoVimento 5 Stelle d’altronde non è finalizzato alla Candidatura”.