Il regista, dopo Espiazione, Orgoglio e Pregiudizio e Anna Karenina, dirige una pellicola che ha nel protagonista il suo fulcro e la sua forza. Nel cast anche Lily James e Kristin Scott Thomas nel ruolo di Clementine Churchill
“Perché senza vittoria non ci può essere sopravvivenza”. Winston Churchill lo urla al Parlamento per convincere tutti a resistere all’ondata nazista quando ormai l’Europa appare ai più perduta. “Non si può ragionare con la tigre quando hai la tua testa nella sua bocca” dice il premier che, con 300mila soldati bloccati in Francia, sa che arrendersi significherebbe molto più che morire. Joe Wright, dopo Espiazione, Orgoglio e Pregiudizio e Anna Karenina, dirige L’ora più buia in uscita oggi in sala in Italia. Una pellicola che ha nel protagonista, Gary Oldman, il suo fulcro e la sua forza.
“Non importa quanto mimetica sia la sua trasformazione – 200 ore di trucco in totale, e si vedono tutte – per incarnare il più popolare primo ministro della storia del Regno Unito: il suo Churchill così caratteriale, vitale e personalissimo è il cuore pulsante – scriveva Anna Maria Pasetti sul Fattoquotidiano.it – del settimo lungometraggio di Joe Wright che, grazie anche alla performance di Oldman, ha confezionato il migliore titolo della sua filmografia”. E in molti danno per certo che l’attore britannico, che fu Dracula per Francis Ford Coppola, sarà premiato nella notte degli Oscar 2018.
Un lavoro che ha molti alti pregi che si individuano anche nella sola visione dei due trailer ufficiali rilasciati da Universal Pictures. “Film dalla sceneggiatura cristallina e regia classicamente patinata, Darkest Hour si trova curiosamente ad apparire sulla scena cinematografica nella medesima stagione di Dunkirk di Christopher Nolan, con cui condivide i medesimi giorni d’ambientazione e parte della stessa vicenda osservati da punti di vista diversi: praticamente i due lungometraggi sono l’uno il controcampo dell’altro. Ma se il lavoro di Nolan – scriveva Pasetti – afferma l’intensità di un cinema corale e illuminato di scenografie pirotecniche, quello di Wright conferma la meticolosità dell’indagine intima, orientata a porre l’uomo-individuo al centro del proprio destino“. Nel cast anche Lily James e Kristin Scott Thomas nel ruolo di Clementine Churchill.