Grillo e Di Maio scrivono insieme sul blog un post (leggi l’articolo) in cui ribadiscono che “la sera delle elezioni, se non dovessimo aver raggiunto la maggioranza assoluta, faremo un appello pubblico a tutti i gruppi e chiederemo di dare un governo a questo Paese sui temi”. Strategia annunciata prima delle elezioni e non priva di rischi. Ma per Nicola Morra, al ‘Villaggio Rosseau’ in corso a Pescara: “Tutto è rischioso, ma noi abbiamo il dovere di sottoporre a tutti gli altri la nostra offerta politica, magari facendo un cronoprogramma, come si fa in Germania”. Ma questo comporterebbe la nascita di una ‘grosse koalition‘? Non secondo Morra, che spiega: “Molte volte abbiamo votato nel corso di questa legislatura, una volta con una parte politica, una volta con un’altra”. Insomma, le cosiddette ‘maggioranze variabili‘. Inapplicabili, però, per ottenere la fiducia delle Camere. “Sì è vero, ma io ricordo ‘governi di minoranza’ con situazioni parlamentari particolari, che in Aula volta per volta, acquisivano i numeri sufficienti. Il punto è – continua il Senatore penstastellato – che noi la dobbiamo smettere di dare la fiducia a persone che ce la vengono a chiedere e sono le stesse che ci hanno svenduto”

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