A Monza il banchetto di Casapound per la raccolta delle firme in vista delle elezioni è degenerato in scontri tra i militanti di estrema destra e un gruppo di ragazzi dei centri sociali. Teatro dei disordini è stato il mercato del sabato mattina in piazza Garibaldi, in pieno centro città, che ha visto lanci di sampietrini, fumogeni e cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine. A fine giornata risultano 4 poliziotti feriti, 16 persone denunciate per rissa e 40 per manifestazione non preavvisata.
Stando alle prime ricostruzioni, una quarantina di giovani in parte arrivati dal centro sociale monzese Boccaccio, in parte da Milano, Como, Desio e altre località della Brianza si sono presentati nella piazza dove era stato posizionato il banchetto di Casapound, che stava raccogliendo le firme in vista delle prossime elezioni. Lì, ai margini del mercato comunale, gli antagonisti hanno iniziato un picchetto di protesta. La situazione era sotto controllo della polizia che, per evitare problemi, ha chiesto ai militanti di Casapound di spostarsi in un’altra zona.
Ma, durante lo spostamento, sono arrivati una decina di militanti di Lealtà e Azione in sostegno di Casapound, e sono incominciati gli scontri con quelli dei centri sociali. I due gruppi si sono fronteggiati lanciandosi sampietrini, bottiglie e altri oggetti, con i militanti che sfoderavano le cinture dei pantaloni, tutto tra le bancarelle del mercato cittadino, con la gente costretta a ripararsi dietro ai banchi. La polizia è intervenuta in assetto antisommossa, frapponendosi tra i manifestanti: per dividerli ha dovuto utilizzare scudi e manganelli.
Nessun ferito registrato tra i civili, mentre due poliziotti e due dirigenti (uno della Digos, l’altro del commissariato di Monza) sono stati accompagnati in ospedale per contusioni provocate dai sassi. I quaranta antagonisti dei centri sociali, per i quali la polizia sta procedendo all’identificazione, saranno denunciati per manifestazione non preavvisata. Sedici tra Lealtà e Azione e centri sociali già identificati sono invece stati denunciati per rissa.
Già venerdì sera si erano registrate tensioni tra i due gruppi, in occasione della presentazione del libro del saggista revisionista Gianfranco Stella “I grandi killer della liberazione”, organizzata al Teatro Binario 7 da un’associazione culturale di estrema destra. In questa occasione però, un imponente schieramento di polizia era riuscito ad evitare gli scontri. Questa location era stata scelta dopo che il sindaco, Dario Allevi, non aveva concesso una sala comunale per la presentazione. E proprio la giunta Allevi è stata più volte al centro delle polemiche per i suoi rapporti con i movimenti di estrema destra: l’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni, eletto anche con i voti di Lealtà Azione. Soprannominato “il senatore” della curva ultrà del Monza, un tempo capogruppo di An in consiglio e già assessore allo Sport nella giunta del sindaco leghista Marco Mariani, Arbizzoni è strettamente collegato a Lealtà Azione, come da lui stesso più rivendicato dopo il primo turno elettorale nel giugno 2017: “È la mia comunità politica e umana” aveva detto.