Addio a Paul Bocuse, re della nouvelle cuisine francese. A poche settimane dalla scomparsa di Gualtiero Marchesi, l’alta cucina perde un altro dei suoi maggiori interpreti. Bocuse, 91 anni, era stato definito il padre della cucina francese, che per decenni ha incarnato in tutto il mondo. È stato l’unico chef ad aver mantenuto la valutazione massima delle tre stelle della guida Michelin per 50 anni consecutivi, con il suo ristorante, fondato dal nonno paterno, a Collonges-au-Mont-d’Or.
A dare su Twitter la notizia della sua scomparsa è stato il ministro francese dell’Interno, Gerard Collomb. “Paul Bocuse è morto, la gastronomia è in lutto”, ha scritto il ministro. “Monsieur Paul era la Francia – ha aggiunto Collomb – semplicità e generosità. Eccellenza nell’arte di vivere. Il papa della gastronomia ci ha lasciati”. Il grande cuoco era nato l’11 febbraio 1926 nella cittadina vicino Lione e da anni era ammalato di Parkinson. E non è un caso che ad annunciare la sua morte sia stato Collomb, a lungo sindaco di Lione.
Paul Bocuse est mort, la Gastronomie est en deuil.
Monsieur Paul, c’était la France. Simplicité & générosité. Excellence & art de vivre.
Le pape des gastronomes nous quitte. Puissent nos chefs, à Lyon, comme aux quatre coins du monde, longtemps cultiver les fruits de sa passion. pic.twitter.com/XI0ozzzGJK— Gérard Collomb (@gerardcollomb) 20 gennaio 2018