“Una differenza di criteri di valutazione” ha portato Shakira nel mirino del fisco spagnolo: per lei l’accusa è di aver evaso decine di milioni di euro. Dopo Leo Messi, Cristiano Ronaldo e José Mourinho, l’Agenzia delle entrate spagnola ha bussato alla porta della popstar colombiana, da sette anni compagna del calciatore del Barcellona Gerard Piqué. Sì, perché gli ispettori le contestano proprio i giorni che ha trascorso in Spagna tra il 2011 e il 2014, prima di prendervi la residenza ufficiale. A darne notizia è il quotidiano La Vanguardia, secondo cui la frode fiscale sarebbe stata commessa proprio in quei quattro anni, quando Shakira, a loro dire, avrebbe passato più di 183 giorni a Barcellona, superando così la soglia dopo la quale si è obbligati a pagare le tasse nel Paese.
Proprio in quel periodo infatti, la coppia ha avuto due figli: Milan nato nel gennaio del 2013 e Sasha, nel 2015. Un fatto che, secondo gli ispettori, rafforza l’ipotesi che l’abitazione principale della cantante fosse già allora a Barcellona e che quindi abbia evaso le tasse. La denuncia è stata presentata alla fine dello scorso anno e, nonostante la maggior parte dei guadagni della cantante provenga dai suoi concerti all’estero (oltre 25 milioni di euro dice Forbes), il fisco reclama quanto gli spetta. Ora la parola passa alla procura che dovrà decidere anche se ci saranno conseguenze penali, nel qual caso la popstar rischia fino a due anni di prigione oltre a una sostanziosa multa.
L’entourage della cantante ha subito replicato, sostenendo che si tratta solo di “una differenza di criteri di valutazione e non di frode fiscale, è stata solo usata una tecnica diversa“. Anche i fan di Shakira e Piqué si sono schierati a sostegno della coppia, accusando il fisco spagnolo di essersi accanito contro la cantate per via della posizione politica del compagno, favorevole all’indipendenza catalana.