Un nuovo blog “che torni a come era”. Beppe Grillo, come già annunciato nei giorni scorsi, ha pubblicato la nuova versione del suo sito personale, che dopo 13 anni sarà staccato da quello del Movimento 5 stelle e dalla Casaleggio associati che ne ha sempre curato la gestione. Veste grafica nuova, rosso e bianco al posto del nero e del giallo. E un lungo video per spiegare la genesi: “Inizia adesso un’avventura straordinaria di visioni“, ha detto il garante M5s in un video. “Io andrò in cerca di folli, di artisti, mi piace avere dei punti di vista, ma di idee, perché io sono stufo delle opinioni, sono stufo delle opinioni“. E’ un passo importante per il M5s: significa che da oggi in poi le notizie che riguardano l’attività politica del Movimento saranno pubblicate sul Blog delle Stelle, mentre tutto quello che compete la vita e le attività del comico e artista resteranno sul suo blog. I vertici del M5s assicurano che non è un addio, ma di sicuro è un cambiamento molto significativo per la storia del Movimento: “Non posso dirvi quello che potrò fare”, chiude Grillo nel suo lungo intervento di apertura. “Non dovete essere tutti sulle mie spalle, io non posso essere assolutamente il vostro referente per il vostro futuro, createvelo il vostro futuro”. Parole generiche, pronunciate senza mai citare la sua creatura politica, ma che fanno riflettere i suoi alla vigila dell’impegno elettorale. Nel giorno dell’inaugurazione virtuale è arrivato anche il messaggio del figlio del cofondatore Davide Casaleggio che, all’agenzia Adnkronos, ha commentato: “In bocca a lupo a Grillo, sono con lui. Con mio padre hanno fatto la storia, ora avanti con l’entusiasmo di sempre”. L’agenzia di web design che gestirà, a partire da oggi, il nuovo blog si chiama Happy Grafic, aperta nel 2004 e con sede a Roma. Il nome dell’agenzia che sostituisce, quindi, la Casaleggio Associati compare in fondo alla homepage del nuovo sito, a destra. In alto, sopra la testata, in rosso, “il blog di Beppe Grillo”, compaiono invece due riferimenti al Movimento Cinque Stelle e sono i link al Blog delle Stelle e alla piattaforma Rousseau.
Per cercare di calmare gli animi di chi sospetta ci sia dietro qualcosa di più, è intervenuto anche il candidato presidente del Consiglio Luigi Di Maio: “Il M5s sta facendo quello che ha sempre detto”, ha detto intervistato da Bruno Vespa a Porta a porta, “è stato fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo nel 2009, nel 2005 è nato il blog di Grillo, ma ora il M5S cammina sempre di più sulle proprie gambe. Beppe resta il garante e il padre nobile, poi però esiste un nuovo statuto, il sito Blog delle Stelle e un nuovo simbolo. Ha iniziato lui ma adesso il M5s è sempre più grande e va avanti con le proprie gambe senza nessun parricidio. Grazie a Beppe il Movimento è nato e io ora sono il capo politico “. In studio con Di Maio anche i candidati Emilio Carelli e il docente universitario di Pretoria (Sudafrica) Lorenzo Fioramonti. “Il garante è un riconoscimento che si dà a chi lo ha fondato, senza con questo sminuire il ruolo di Beppe. La linea politica la danno i cittadini, il capo politico e attraverso la democrazia diretta di Rousseau. Beppe darà l’indirizzo nelle politiche internazionali”.
Grillo è comparso a fianco di Casaleggio e Di Maio solo la settimana scorsa per la presentazione del nuovo simbolo (di cui il comico non è più proprietario). Invece non si è fatto vedere a Pescara alla tre giorni di formazione politica per eletti e portavoce del Movimento. Il comico rimane il garante del Movimento, come ha da poco ribadito pubblicamente, ma ci tiene a mostrare, anche nei fatti, la sua voglia di essere più indipendente da un’esperienza politica che lo ha molto provato negli ultimi anni. Anche con questo spirito vanno lette le sue parole di presentazione di quella che chiama la “nuova avventura”: “Sì d’accordo ognuno ha diritto alla propria opinione”, ha scritto, “ma ha diritto ai fatti. Io voglio sognare, voglio avere qualcosa che mi spinga sempre in avanti. E con voi voglio farlo tornando al blog come era, nel senso che facciamo interviste”. Negli anni scorsi infatti, sono stati tanti gli interventi ospitati dal blog: da Mohamed Yonus a Stiglitz fino a Fo. “C’erano premi Nobel che ci scrivevano e adesso abbiamo un sacco di interviste, se vedete qui in basso ci sono le interviste di persone che lavorano nei robot, di qua ci sono persone nel hyper-loop, nell’alta velocità, smart city“.
Grillo – che si definisce “un rabdomante con il cellulare in mano”, ha quindi detto di volersi focalizzare sulle nuove tecnologie e sul “cambiamento antropologico” che ne deriva: “Tu entri nel mondo e il mondo entra in te. Quindi il mondo che entra in te può essere devastante come essere la più bella idea della terra”. “Che cosa aspettiamo a dare un’occhiata a queste cose? E se non lo faccio io che ho 70 anni e sono un bambino, che ormai dicono che si vive fino a 123 anni, ma se non lo faccio io, chi lo fa?”. Sono questi i temi su cui da sempre Grillo si è concentrato e su cui ora vuole tornare a concentrarsi: “Non vi sto a spiegare cos’è la blockchain, non lo so neanche io, ma mi incuriosisce questo mondo che va avanti. Questi invece che parlano di pauperismo e di giustizialismo, di abbassare le tasse…”.
Il garante M5s ha anche risposto ad alcune delle accuse che gli stono stare rivolte negli anni dagli avversari politici. Innanzitutto ha replicato a chi lo aveva definito “pauperista”, tra cui c’è sicuramente l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi: “Mi hanno dato del pauperista. Ora io posso essere tutto tranne un pauperista. Poi confondono il pauperismo, depauperismo con l’effetto, la causa, la causa con l’effetto. Il pauperismo sono sacche di povertà determinate da brutte economie, brutti governi. Questa gente è stata al governo, ha causato una sacca di povertà, quindi un depauperamento nel limitare di 10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà e poi danno del depauperista a me che non sono altro che stupito da questa ignoranza cosmica“. Poi ha contestato chi gli ha dato dell’incompetente, quindi tra i primi il segretario Pd Matteo Renzi, ma non solo. “Ecco competenza, incompetenza. Quando io vengo definito un incompetente, io voglio la definizione di cos’è la competenza. Perché non essere competente, cioè essere incompetente in un mondo che se ne sta andando, in un mondo di disgregazione come questo, per me è una nota di vanto, e allora questi si attrezzano, si equipaggiano con tutti i sistemi possibili per portare avanti un mondo che si sta decomponendo”.
Il comico e artista si racconta come un “curioso” che ha vissuto sempre di parole: “Bisogna capire”, ha continuato, “che bisogna essere sempre curiosi – prosegue Grillo nel video-intervento – Il mio mantra è questo qui, la vita è essere curiosi. Quando non sei curioso sei morto. Quindi io comincio questa avventura con un entusiasmo straordinario e cosa posso dirvi, sono uno che ha vissuto di parole, e la parola modifica il pensiero, modifica il modo di pensare e quando tu sei convinto che la parola abbia quel significato è lì che vieni anche tradito dalla parola stessa”. “Io voglio andare in giro e portarvi le immagini”, ha poi promesso. “Vorrei vedere un po’, cosa sta succedendo nel mondo, vi riporterò un po’ le mie sensazioni, i miei viaggi, che poi non sono viaggi. Non so come interpretare, non è un viaggio il mio, è una, è un’allucinazione nella mia mente, che io, che io pongo, vedi sto vaneggiando adesso, non è che posso dirvi quello che potrò fare, beccatevi quello che vi faccio e basta, è tutto in più che potete avere e non dovete essere tutti sulle mie spalle, io non posso essere assolutamente il vostro referente per il vostro futuro, createvelo il vostro futuro“.