Bagarre a L’Aria che Tira (La7) sulla riforma Fornero e sulle pensioni. Nella polemica è coinvolto il consigliere economico di Palazzo Chigi, Luigi Marattin (Pd), secondo il quale la legge Fornero non può essere abolita. Non concordano il il segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini, il responsabile economico della Lega Claudio Borghi e Paolo De Nardis, professore di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma. Marattin spiega che l’abolizione della legge Fornero costerebbe 360 miliardi di euro nel lungo periodo fino al 2050, suscitando i sorrisi di Borghi che commenta: “Quando nel 2050 arriveranno i marziani, noi gli diremo che i conti sono in ordine. La gente sta male adesso”. Marattin replica citando Alcide De Gasperi e spiega il suo assunto, scatenando il dissenso dei suoi interlocutori. Poi prende la parola Landini, che obietta la tesi di Marattin. Nasce un nuovo battibecco e, mentre l’economista renziano lamenta di essere solo contro tre e ribadisce la sua spiegazione, il sindacalista mormora a De Nardis: “Di che cazzo sta parlando? Ma non sa di cosa sta parlando”. “La riforma Fornero” – continua Marattin – “è stata la necessaria durezza a sfasci di decenni”. “Ma non diciamo cavolate”, insorge Landini. Quest’ultimo, durante il suo intervento, viene ripetutamente interrotto da Marattin che invoca il “fact checking” e accusa il sindacalista di dire bugie. Landini non ci sta: “Non ti ho interrotto, fammi finire il ragionamento. Io conto fino a cinque. Fatelo star zitto. Dopo io ti ascolto e dici quello che vuoi, ma fammi terminare. Io non sono mica qui a fare campagna elettorale”. Marattin applaude ironicamente l’ex segretario della Fiom, poi accusa: “Landini è una persona molto intelligente, ma, quando parte con questa insopportabile sequenza di demagogia e di slogan, non lo ferma nessuno”. “Sentiamo una nuova demagogia adesso”, replica Landini, incoraggiato da Borghi. “Con queste cariche demagogiche” – continua l’economista dem – “hai onestamente un po’ rotto le scatole”
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