Amaro sfogo del senatore Antonio Razzi a La Zanzara (Radio24) sulla probabile mancata candidatura nelle fila di Forza Italia. “Io non so ancora niente” – esordisce Razzi – “me lo stanno dicendo i giornalisti. Sono distrutto per una influenza, mi fa male il petto. Ho fatto il vaccino e non è servito a un cazzo di niente”. Poi entra nel merito della vicenda: “Io inadatto a una candidatura? Di inadatti ce ne sono centinaia e non fanno un cazzo dalla mattina alla sera. Io invece sto sempre lì di continuo a lavorare, perché vengo dal mondo del lavoro. Se candidano gente che ha tradito Berlusconi e che è andata via dall’Aula quando c’era da votare sulla sua decadenza, allora è la fine del Parlamento. Se succede, me ne vado e non lo voglio più vedere, perché vuol dire che fanno schifo veramente. E non mi riferisco a Berlusconi, lui non c’entra niente”. “E chi decide allora?”, chiedono i conduttori, Giuseppe Cruciani e David Parenzo. “Io penso che lì ci sia gente invidiosa” – risponde Razzi – “perché forse ho troppa popolarità e questo le dà fastidio. Berlusconi non avrebbe mai escluso la mia candidatura.”. “E’ lui che decide, vuole rinnovare la classe dirigente”, incalza Parenzo. E il senatore non ci sta: “E allora Lupi e la De Girolamo che sono andati con Alfano? Mo’ questi ritornano e vengono qua. Scusate, io non ce l’ho con loro, ma questo non è normale. Il cittadino così non capisce niente. Il marito della De Girolamo è pure presidente della Commissione Bilancio ed è del Pd (Francesco Boccia, ndr). Ma insomma… secondo voi, tra moglie e marito non si raccontano le cose? Comunque, io non pretendo niente, non me ne può fregare più di tanto”. Poi aggiunge: “Per correttezza e gentilezza, come minimo, potevano anche farmi una chiamata. Io sono sempre stato gentile con loro. Potevano dirmi: ‘Antò, vogliamo candidare un po’ di giovani e abbiamo eliminato quelli vecchi’. Però se eliminano me e ci sta tutta la gente che ha tradito Berlusconi, amico caro, questo non va bene”. Razzi rivela di aver parlato qualche tempo fa con il senatore di Forza Italia, Niccolò Ghedini: “Siccome era mia compagno di banco in Aula, gli ho detto: ‘Niccolò, ricordati che ci sono pure io che mi voglio ricandidare’. E lui mi ha risposto: ‘Se non candidano te, non candidano nessuno’”. “Quindi, ti ha detto una cazzata”, commenta Cruciani. E il senatore risponde citando Pappagone, il celebre personaggio interpretato da Peppino De Filippo: “E allora vuol dire che qui o siamo vincoli o siamo sparpagliati (o siamo uniti o siamo divisi, ndr). Vogliono gente preparata? Guardate che anche se non sei preparato, facendo il deputato, daje oggi e daje domani t’impari pure a zoppicare. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Quando nel 2006 sono entrato in Parlamento, non ci capivo niente. Poi ho imparato”