Società

Troppi italiani non sanno che la miglior cura per traumi, infarto e pazzia è la cultura

L’Italia è leader mondiale per le malattie dovute a uso scorretto degli antibiotici. Se non completi il ciclo, non elimini tutti i batteri nocivi, i superstiti hanno imparato a sopravvivere agli antibiotici e si scatenano.

Molti danni anche per eccessivo uso di disinfettanti che sterminano i batteri. Milioni di italiani non sanno che siamo esseri simbiotici: intorno a noi vivono miliardi di miliardi di batteri buoni, che ci difendono dai virus e da batteri patogeni (cattivissimi!). È nessuno insorge e fa cortei contro le aziende che con nugoli di spot dicono alle madri che DEVONO sterminare i microbi nella loro casa.

Meno spese e più salute se si capisse che fare le radiografie non è come mangiarsi una mela biologica: tutti quei raggi spaziali che ti attraversano non fanno BENE. Gli accertamenti clinici invasivi inutili andrebbero limitati. E sarebbe meglio che nelle università di Medicina fossero obbligatori esami di barzellette. Se non li superi vuol dire che sei poco spiritoso ed empatico, quindi puoi fare ricerca ma non puoi curare esseri umani vivi.

Centinaia di studi dimostrano che l’atteggiamento del medico, la sua capacità di trattare il malato in modo tranquillizzante e amichevole, il suo senso dell’umorismo (che è una filosofia naturale) sono qualità che aumentano del 25% l’efficacia delle cure. Tante esperienze hanno poi dimostrato gli effetti benefici del gioco delle carte su persone che hanno subito gravi traumi, quelli eccellenti della musicoterapia per chi è sottoposto a chemioterapia, della comicoterapia per i bambini, dell’ippoterapia per chi soffre di disturbi mentali.

Chiedete a qualunque medico e vi potrà citare casi di persone che hanno reagito particolarmente bene alle cure perché sostenuti dalla passione per l’arte o l’impegno civile, da rapporti famigliari positivi e gratificanti.

Ci sono due modi per tagliare i costi della sanità migliorando al contempo il servizio per i cittadini. Il primo pare impossibile da praticare: razionalizzare il lavoro e colpire i ladri. Siamo nel 2018 e ancora non si è riusciti a risolvere il mistero della conta delle lenzuola che la Regione Lazio fa lavare a una ditta esterna. Perché è impossibile sapere quante sono? Perché è impossibile sapere se c’è un nesso tra il numero delle lenzuola lavate e il numero di ricoverati? È la famosa REVISIONE DELLA SPESA!

E anche qui è una questione di cultura: i cittadini rimbesuiti non se ne rendono conto, coglionazzi; non si infurentiscono quando devono aspettare mesi per una tac veramente urgente; non colgono il nesso tra lo spreco e la disorganizzazione e tra la disorganizzazione e il disservizio. E sì che non è un concetto difficile. E non si rendono conto che aspettare a lungo di poter fare un controllo produce stress e che lo stress danneggia il sistema immunitario, abbassa il livello di dopamine e quindi peggiora qualunque malanno e, se ancora non ne hai uno, entro quando fai la tac, ti viene.

Non viene in mente che il sistema è a due velocità. Prova un po’ a buttarti per terra e urlare fino a quando non ti fissano la tac entro 7 giorni. Un mio amico l’ha fatto. E quando il medico mi ha detto che dovevo lasciare mia figlia piccola, da sola, in sala pre-operatoria, gli ho risposto: “Chiama i carabinieri e fammi portare via con la forza!”. E lui se n’è andato. I dottori sono stressati perché vedono bene che lavorano in una situazione delirante perché i soldi che servirebbero per i cittadini se li rubano i soliti ignoti e per rubare senza farsi accorgere devono complicare tutto e poi non funziona niente e poi il medico stressato non capisce che lasciare una bambina da sola in una stanzetta ad aspettare un intervento chirurgico non le fa bene!

L’altro modo di tagliare i costi della sanità migliorando le cure è far crescere la cultura della salute. Ogni volta che in Francia una donna deve partorire o ha disturbi dell’apparato genitale, viene invitata a partecipare a corsi di ginnastica che hanno come obiettivo rafforzare il pavimento pelvico (muscolatura pubococcigea), il risultato di questa pratica è che solo il 18% delle donne francesi ha problemi di incontinenza dopo la menopausa. In Italia siamo sopra il 50%. E il fatto che le aziende che producono pannoloni per adulti facciano pubblicità in tv ne è evidente conferma. È una differenza che costa fantamiliardi.

Le esperienze in tutto il mondo hanno dimostrato che le campagne di informazione sanitaria sono un vero affare perché si ripagano rapidamente grazie al diffondersi di comportamenti razionali e offrono poi risparmi che durano nel tempo. E va dato atto alla Lorenzin che ha lanciato una campagna di informazione sull’uso corretto degli antibiotici. Brava! Ma siamo solo ai primordi.
L’informazione sanitaria dovrebbe far parte dei programmi scolastici fin dalle elementari! E ogni volta che vai in ospedale dovresti incontrare clown/informatori sanitari che ti offrono le informazioni essenziali per affrontare il tuo malanno.

Questi comici sanitari dovrebbero poi condurre una propaganda filosofica sul senso della vita e cercare di coinvolgere i malati in attività appassionanti. L’idea che hai della vita, la curiosità per il mondo e la passione sono medicine. Sono ormai centinaia le ricerche scientifiche che lo dimostrano. Le persone solitarie, incazzose, che odiano tutti, vivono male, si ammalano di più, reagiscono negativamente alle cure e muoiono prima. E ci costano un botto!

Ah dimenticavo… Abbiamo bisogno di 100.000 massaggiatori olistici a tempo pieno. Porterebbero al risparmio di un fantamiliardo di euro di sonniferi, calmanti e ansiolitici.