Fiaccole accese in tutta Italia: stasera verranno accese in 107 città alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni venne visto vivo per l’ultima volta la sera di quel maledetto 25 gennaio 2016.
Due anni sono passati da allora: due anni da quando il nome di Giulio si aggiunse a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, quel nome si sarebbe aggiunto al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto.
Dello stato delle indagini si parlerà in altri spazi di questo sito.
Voglio tornare sulle fiaccole. Faranno luce, tanta luce. Quella necessaria a non far calare il buio, a tenere alta l’attenzione su Giulio fino a quando non conosceremo la verità.
Terranno accesa, quelle fiaccole, la memoria. Non quella nemica della verità, quella che a colpi di targhe, premi, commemorazioni e discorsi retorici vorrebbe porre fine alla ricerca dei responsabili del sequestro, della sparizione, della tortura e dell’uccisione di Giulio.
Ma una memoria viva, che testimoni giorno dopo giorno che a quella verità occorre arrivarci, che porti avanti l’esempio di Giulio (ad esempio attraverso l’istituzione di borse di ricerca a lui intitolate) e che, non meno importante, non faccia dimenticare la disastrosa situazione dei diritti umani in Egitto.
Guarda la mappa e scopri l’evento più vicino a te. Se vuoi organizzare anche tu un evento invia la tua richiesta a action@amnesty.it.
Riccardo Noury
Portavoce di Amnesty International Italia
Mondo - 25 Gennaio 2018
#2annisenzaGiulio: teniamo accesa la memoria sulla morte di Regeni. La mappa delle fiaccolate
Fiaccole accese in tutta Italia: stasera verranno accese in 107 città alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni venne visto vivo per l’ultima volta la sera di quel maledetto 25 gennaio 2016.
Due anni sono passati da allora: due anni da quando il nome di Giulio si aggiunse a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, quel nome si sarebbe aggiunto al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto.
Dello stato delle indagini si parlerà in altri spazi di questo sito.
Voglio tornare sulle fiaccole. Faranno luce, tanta luce. Quella necessaria a non far calare il buio, a tenere alta l’attenzione su Giulio fino a quando non conosceremo la verità.
Terranno accesa, quelle fiaccole, la memoria. Non quella nemica della verità, quella che a colpi di targhe, premi, commemorazioni e discorsi retorici vorrebbe porre fine alla ricerca dei responsabili del sequestro, della sparizione, della tortura e dell’uccisione di Giulio.
Ma una memoria viva, che testimoni giorno dopo giorno che a quella verità occorre arrivarci, che porti avanti l’esempio di Giulio (ad esempio attraverso l’istituzione di borse di ricerca a lui intitolate) e che, non meno importante, non faccia dimenticare la disastrosa situazione dei diritti umani in Egitto.
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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spinelli, scusala. Ai tempi sarebbe stata dalla parte di chi ti ha mandato al confino". Lo scrive l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran, postando una foto di Altiero Spinelli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La lettura del manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni oggi è stata una provocazione, quando utilizza certe modalità si dimentica di essere la presidente del Consiglio e torna ad essere militante del suo partito". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex presidente Pd e ministra Rosy Bindi, intervistata da Giorgio Lauro e Marisa Laurito.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Voler delegittimare gli autori, unanimemente riconosciuti come i fondatori morali dell’Europa, grazie ai quali Giorgia Meloni può sedere in Parlamento come presidente del consiglio, è stata un’operazione inaccettabile. Va ben oltre ogni dialettica possibile è per questo che le opposizioni si sono ribellate". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Radio Radicale dopo la sospensione dell’Aula di Montecitorio.
"Ricordo poi alla destra - aggiunge infine il leader di SI - che ci sarà ben una ragione per cui un edificio dei Palazzi della Ue a Bruxelles è dedicato proprio ad Altiero Spinelli".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - “Il Manifesto di Ventotene è stato scritto durante la dittatura fascista. È un documento simbolo di libertà e democrazia, che ha espresso una visione per sconfiggere l'oppressione e indicato un percorso federale europeista come risposta ai sovranismi devastanti". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera.
"Quel progetto coraggioso degli Stati Uniti d'Europa, la cui ambizione ha consentito di avere oltre 70 finora di pace nel nostro Continente e di garantire diritti fondamentali. Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo che offende gravemente la nostra storia, la nostra memoria, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Un'inaccettabile arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dalla totale ambiguità della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che non dà nessun mandato chiaro alla Premier in vista del prossimo Consiglio Ue”.
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "Meloni come Trump. Ha deciso di prendere a pugni i fondamentali della Repubblica e dell’Europa. Attorno ai fondamentali è ora di organizzare una risposta politica, democratica e civile". Lo scrive sui sociale Pierluigi Bersani.
Milano, 19 mar. (Adnkronos)(Adnkronos) - "Suzuki sta attraversando un periodo particolarmente positivo grazie all'andamento in crescita su tutte le aree globalmente coperte dal marchio''. Lo dice Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia.
L'unica eccezione forse è proprio l'Europa, dove l'instabilità dei regolamenti sta delineando qualche incertezza. In realtà la crescita a livello mondiale è quasi del 4%, e nei primi nove mesi dell'esercizio fiscale - che noi, essendo giapponesi, iniziamo dal primo aprile e lo terminiamo il 31 marzo successivo - abbiamo già raggiunto 2 milioni e 600mila unità vendute, numero che ci colloca nella top 10 dei costruttori mondiali di auto".
"Suzuki ha un feeling con l’Italia - prosegue Nalli - Dal 2013, quando è cominciato il ciclo di rinnovamento di tutta la gamma, Suzuki è sempre cresciuta, sia di volumi che di quota di mercato. Non ha fatto eccezione il 2024, con un incremento che ci ha portati al 2,4% di quota di mercato. Nei primi due mesi del 2025, come dicevo, l'instabilità dei regolamenti europei ha influenzato anche le politiche del quartier generale, che è molto orientato e molto forte su mercati asiatici come il Giappone e soprattutto l'India. Ma siamo ottimisti per il prossimo futuro, sapendo che l'Europa in questo momento sta mettendo mano ai regolamenti”.
“Suzuki non ha una strategia segreta, ma quella che ha sempre dichiarato fin dall'inizio, ovvero cercare di dare al cliente quello che si aspetta, quello che serve per la mobilità – commenta Nalli in merito ai nuovi modelli, anche alla luce della flessione sul mercato italiano – Parliamo quindi di una gamma interamente ibrida: fin dal 2020 Suzuki è l'unico marchio tutto e solo ibrido; e poi, anche per rispettare le normative - perché Suzuki discute le norme ma poi le deve rispettare - il lancio di una vettura elettrica, che si chiama eVitara ed è la Vitara che ci si aspetta dalla Suzuki, ossia un fuoristrada duro e puro in versione elettrica”.
Sulle strategie future, Nalli aggiunge "Suzuki Motor Corporation ha intrapreso una strada multipath, cioè che segue diversi percorsi. L'ibrido sarà la nostra principale soluzione per la mobilità del futuro, unita all'elettrico: questo perché l'Europa ce lo chiede, il pianeta ce lo chiede e di conseguenza seguiamo volentieri le norme in tal senso. Non trascuriamo poi altre soluzioni come quelle dei biocarburanti o dei carburanti sintetici. In particolare Suzuki è molto attiva sul biometano, addirittura ne è produttore per il mercato indiano" conclude il Presidente di Suzuki Italia Massimo Nalli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Pur di coprire le divisioni della destra, le bordate di Salvini, la patriota Meloni è disposta a irridere i padri della Patria e dell’Europa. Se guida il Governo di una Repubblica democratica è grazie a loro, che dal confino fascista di Ventotene concepivano un sogno di libertà". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.