BIGFOOT JUNIOR di Jeremy Degruson e Ben Stassen. Animazione. Francia/Belgio 2017 Durata: 92’ Voto 3,5/5 (DT)
Adam è un ragazzino simpatico e filiforme, vessato dal solito terzetto di bulli della scuola, rimasto solo con la madre dopo la misteriosa scomparsa del padre dodici anni prima. All’improvviso però i piedi gli si allungano sfondando le scarpe, i capelli che prova continuamente a tagliare ricrescono come cespugli, ma soprattutto a casa si ricevono lettere firmate dal padre e che provengono da uno strano indirizzo in mezzo ai boschi. Spassoso e ben strutturato racconto di formazione, dallo humor delicato e stuzzicante (“anche gli alberi parlano, sembra di stare in un film Disney”), con l’agnizione animalesca modello padre-natura che arriva quasi subito, animali del bosco a go-go (a noi piace molto il procione), e un gruppo di cattivi antiecologici che sembra arrivare dal contesto della nostra quotidianità industriale (genetica senza scrupoli col chiodo fisso di ricrescita di peli e capelli). Eccellente il lavoro tecnico tutto europeo (staff franco-belga) sull’animazione che dona elasticità e credibilità ai corpi in scena, pur nel loro fiabesco surrealismo, come ai piccoli e precisi dettagli che danno spessore materiale a boscaglia e case. Cacciatori ridicolizzati (giustamente) e un messaggio/insegnamento forte per i ragazzi sulla tolleranza verso il prossimo e sul saper gestire forza e debolezze (qui ci sono superpoteri alla Spider Man trasfigurati in una primitiva natura animalesca) nel delicato momento della crescita. Ulteriore dato di eccellenza: una produzione/distribuzione che crede nel proprio testo e nelle proprie immagini senza affidarsi a doppiatori italiani celebri.