Alle 4 di sabato, dopo circa 18 ore di rinvii e riunioni, il Partito Democratico, con la Direzione nazionale del partito, ha messo l’ok sulle proprie liste elettorali. Un timbro pieno di polemiche e tra queste spicca la mancata ricandidatura di Sergio Lo Giudice, Senatore Pd uscente e presidente onorario di Arcigay, in prima linea per il sì alle unioni civili e che pur aveva difeso la scelta dem di far correre nel collegio di Bologna Pier Ferdinando Casini nonostante le polemiche. Ora Lo Giudice si ritrova fuori dalle liste. Amarezza celata dietro poche parole rilasciate ai cronisti: “No, il mio nome non c’è nelle liste”. Casini c’è e lei no? “Così è andata a finire. Le liste si fanno e c’è chi sta dentro e chi sta fuori. non c’è altro da dire”.
Altra esclusione eccellente è quella di Giusi Nicolini. L’ex sindaco di Lampedusa è amareggiata all’uscita dal Nazareno e non vuol rilasciare interviste video, ma ci confida: “Domani comunque sarà una bellissima giornata. Tra due ore prenderò un aereo per l’Uganda per partecipare ad un progetto di Amref di cui sono testimonial”.