“C’è una caduta mortale della politica. Quando sento parlare Di Maio, devo prendere un digestivo. Quando parla Renzi, sono un po’ più attento. Tra i due preferisco indubbiamente il secondo”. Così a L’Aria che Tira (La7) si esprime il direttore di Libero, Vittorio Feltri, che aggiunge: “Di Maio mi diverte moltissimo quando sbaglia i verbi o quando dice che la Russia è un Paese mediterraneo, ma queste cose fanno capire che c’è stata una dequalificazione della politica. Le liste sono composte dai soliti politicanti. Sono rientrati tutti o sperano di rientrare tutti. I grillini poi possono sperare di prendere il 30%, ma con questa percentuale non vai da nessuna parte. Potrebbero allearsi col Pd dopo il voto, ma per Renzi significherebbe consegnarsi nelle mani di Di Maio, che non mi sembrano rassicuranti”. Feltri non crede a un allontanamento di Beppe Grillo dal movimento: “Lui è il Papa dei 5 Stelle. E’ uscito dalla porta, ma rientrerà dalla finestra, perché il M5S senza di lui non è in grado minimamente di procedere nell’avanzata che hanno fatto finora. Non riesco più a immaginarmi un Grillo che non fa più politica”. Battuta finale sull’ex ministro Maria Elena Boschi e sulla sua probabile candidatura a Bolzano: “E’ sempre avvenuto che un politico si candidasse in un territorio diverso da quello natio. A Bergamo un anno si presentarono tre siciliani. Non capisco perché la Boschi debba fare scandalo. Pur di attaccarla, ci inventiamo delle cose strane. La Boschi non è mai stata indagata, né ha avuto procedimenti di alcun tipo. Sarà anche antipatica a qualcuno, ma non è un buon motivo per criticarla se va a Bolzano, che peraltro è in Italia”