Lo slogan fascista inviato in chat da quattro alunni della esponente dem, membro della direzione nazionale, e da lei condiviso sui social. Dopo 26 minuti lo ha rimosso, ma il sito La Notizia lo aveva già notato e le ha chiesto spiegazioni: "Il profilo è gestito da mia nipote". Solo sei mesi fa la frase sul "continuare la nostra razza"
“Boia chi molla Prof!”. E una foto davanti a un manifesto del Partito democratico. È il messaggio che quattro studenti hanno inviato su Whatsapp alla loro insegnate Patrizia Prestipino, esponente dem e membro della direzione nazionale del Pd. Uno slogan fascista per incoraggiarla, probabilmente utilizzato con ironia, a cui lei ha risposto: “Grandi i miei ragazzi!!!! Vi amo e grazie dell’incoraggiamento…” Non proprio una risposta da militante di sinistra. Tant’è che Prestipino ha persino postato lo screenshot della conversazione su Instagram, salvo poi rimuoverlo 26 minuti dopo, essendosi accorta della gaffe.
La frase sulla razza – Prestipino non è nuova ad affermazione che non suonano proprio di sinistra. Era il luglio dello scorso anno, quando rispondendo a una domanda sulla nascita del dipartimento mamme all’interno della segreteria Pd aveva risposto: “Non ci sono più mamme in Italia, siamo il Paese più anziano d’Europa e tra qualche decennio rischiamo di non avere più ragazzi italiani. Se uno vuole continuare la nostra razza, per dirla così, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme e alle famiglie. Altrimenti in Italia si rischia l’estinzione“.