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Grammy Awards 2018, i vincitori – Bruno Mars è il re della serata: conquista tutti e sei i premi a cui era candidato

Con i sei premi conquistati, ora Bruno Mars si porta a 11 Grammy in carriera. Jay-Z, che dominava le nomination in 8 categorie, è tornato a casa a mani vuote. Ha perso anche nella categoria dedicata ai rapper, vinta da Kendrick Lamar. Ma le donne sono state le vere protagoniste della serata, che dopo 15 anni a Los Angeles è tornata al Madison Square Garden di New York

di F. Q.
Grammy Awards 2018, i vincitori – Bruno Mars è il re della serata: conquista tutti e sei i premi a cui era candidato

Sei su sei. È Bruno Mars il re incontrastato della 60ª edizione dei Grammys Awards, gli Oscar della musica. Il musicista statunitense di origini hawaiane ha vinto i premi in tutte le sei categorie per le quali era stato candidato, compresi miglior album con 24K Magic e miglior canzone per That’s What I Like. Con i sei premi conquistati, ora Bruno Mars si porta a 11 Grammy in carrieraJay-Z, che dominava le nomination in 8 categorie, è tornato a casa a mani vuote. Ha perso anche nella categoria dedicata ai rapper, vinta da Kendrick Lamar, che ha conquistato cinque Grammys, compreso il miglior album rap con Damn e la miglior canzone rap per Humble.

Nella categoria pop a vincere due grammofonini è stato Ed Sheeran, che si è aggiudicato i premi best Pop Vocal Album, con la canzone Divide e migliore performance pop, con Shape Of You. Per la categoria rock è stato premiato anche Leonard Cohen, recentemente scomparso: a lui è andato un Grammy per l’album rock dell’anno con You Want It Darker, suo 14mo e ultimo lavoro, uscito un mese prima della sua morte. Chris Stapleton ha vinto il premio Best Country Album mentre i Foo Fighters hanno portato a casa il grammofonino per la migliore canzone rock, con Run.

Unica donna premiata nella serata è stata Alessia Cara che ha vinto il premio come miglior artista esordiente. Ma le donne sono state comunque protagoniste della serata, che dopo 15 anni a Los Angeles è tornata al Madison Square Garden di New York. Molti i discorsi legati ai movimenti #Metoo e Time’s up, contro le molestie e per la parità di trattamento sul lavoro. Particolarmente toccante è stata l’esibizione di Kesha che con Cindy Lauper e Rihanna ha cantato Praying. Lei stessa sta portando avanti una battaglia legale contro il produttore Dr Luke per molestie. Molte delle star presenti alla serata indossavano una rosa bianca, simbolo della lotta contro gli abusi.

Come da tradizione, tante sono state le star che si sono esibite durante la cerimonia di consegna dei grammofoni: Lady Gaga ha dedicato Million Reasons alla zia scomparsa, suonando un pianoforte a coda coperto di piume, Elton John ha cantato insieme a Miley Cyrus il suo successo Tiny Dancer, gli U2 si sono esibiti su un palco sistemato sull’Hudson River, davanti alla statua della Libertà.

Sting, in onore del ritorno dei Grammys a New York ha cantato An Englishman in New YorkLuis Fonsi e il rapper Daddy Yankee hanno cantato Despacito, nominata fra le cinque canzoni dell’anno e registrazione dell’anno, ma non ha vinto nulla. Niente da fare anche per l’unico italiano candidato, l’armonicista Fabrizio Poggi, nominato nella categoria best traditional blues album, grazie al disco Sonny & Brownie’s Last Train registrato con il cantante e chitarrista blues Guy Davis.

Ecco i premiati nelle categorie principali: Album of the Year ’24K Magic’ di Bruno Mars; Record of the Year ’24K Magic’ di Bruno Mars; Best Song of the Year ‘That’s What I Likè di Bruno Mars; Best Country Album ‘From A Room: Volume 1’ di Chris Stapleton; Best Comedy Album ‘The Age of Spin & Deep in the Heart of Texas’ di Dave Chapelle; Best Rap Album ‘DAMN.’ di Kendrick Lamar; Best Pop Solo Performance ‘Shape of Yoù di Ed Sheeran; Best New Artist Alessia Cara; Best Rap/Sung Performance ‘Loyalty’, Kendrick Lamar featuring Rihanna.

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