Il capo politico dei 5 stelle ha annunciato i volti che correranno nei singoli collegi. Dagli sportivi agli accademici. Salta la candidatura dell'ammiraglio che era già consigliere comunale per una lista civica vicina al Pd. A sfidare Paolo Gentiloni ci sarà uno degli azzerati del decreto salva banche, mentre contro Debora Serracchiani andrà Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano Disabilità
La società civile, dal ricercatore all’ex campione olimpionico, e gli ex parlamentari. Non senza qualche inconveniente dell’ultimo minuto. Luigi Di Maio ha presentato i nomi M5s per i collegi uninominali, lanciando i cosiddetti candidati “esterni” scelti tra quelle che il candidato presidente del Consiglio per i 5 stelle chiama le “eccellenze”. Neanche il tempo di chiudere la passerella però, e già c’è stata una defezione: l’ammiraglio Rinaldo Veri, in un primo momento nel collegio del Lazio, si è ritirato perché risultava già consigliere comunale a Ortona in Abruzzo ed ex candidato sindaco con una lista civica sostenuta anche dal Pd. Fa discutere poi Nicola Cecchi, avvocato fiorentino vicepresidente dell’assemblea dei Toscani nel Mondo che si schierò per il Sì al referendum sulla sua pagina Facebook e ha avuto la tessera del Pd. “Ma senza ricoprire incarichi”, spiegano i 5 stelle. Quindi per il momento non si tocca e sarà lui a sfidare il segretario dem Matteo Renzi a Firenze. “Se conosci i dem li eviti”, si è poi giustificato su Facebook. Ma comunque non viola regole e quindi per il momento non sarà toccato. Interessante a questo proposito vedere le sfide a livello di collegi: sarà uno degli azzerati del decreto banche Angelo Cirulli ad esempio a concorrere contro Paolo Gentiloni a Roma. “Oggi è un giorno d’orgoglio e felicità”, ha detto Di Maio sul palco del Tempio di Adriano a Roma. “Vi presenterò le persone che hanno risposto al nostro appello e sono tutti delle eccellenze nei loro ambiti. Il nostro obiettivo è dare all’Italia il miglior gruppo parlamentare che abbia mai avuto. Oggi vi presento un gruppo di super competenti che incarnano testa e cuore”. E ha chiuso: “Vogliamo mettere le persone giuste al posto giusto. Altri hanno detto che fare le liste elettorali è stata un’esperienza devastante, per noi invece è stata un’esperienza entusiasmante“.
Le sfide principali – Luigi Di Maio contro Vittorio Sgarbi, Gianluigi Paragone contro Umberto Bossi, Lorenzo Fioramonti contro Matteo Orfini. Sono alcuni dei principali duelli che si profilano nei collegi uninominali per i big del Movimento 5 Stelle. Nel collegio Campania 1-03 alla Camera, che comprende il comune di Pomigliano d’Arco, città natale del leader M5s, per il centrodestra correrà Vittorio Sgarbi, mentre il candidato del Pd sarà Antonio Falcone. L’economista Lorenzo Fioramonti – astro nascente dei 5 Stelle – sfiderà il presidente dem Matteo Orfini alla Camera nel collegio di Torre Angela (Lazio 1-05). E se Carla Ruocco dovrà vedersela alla Camera con Riccardo Magi nel quartiere Gianicolense di Roma, nello stesso collegio, per quanto riguarda il Senato, la sfida sarà tra l’avvocato Claudio Consolo ed Emma Bonino. Durante la presentazione dei candidati M5S al Tempio di Adriano, Consolo, parlando della sua sfidante, ha definito Bonino persona “di grandissimo spessore e umanità” e ha auspicato un confronto sui temi. L’imprenditore Angiolino Cirulli, presentato oggi da Di Maio come “uno degli azzerati dal decreto salva-banche”, è l’uomo che i 5 Stelle hanno deciso di opporre alla candidatura del premier Paolo Gentiloni nel collegio uninominale di Roma – Quartiere Trionfale. Rimanendo nella Capitale, nel quartiere Tuscolano andrà in scena il duello tra Paola Taverna e Oreste Pastorelli (Pd). A Varese in Lombardia il giornalista Gianluigi Paragone, ex direttore della Padania, contenderà il seggio al Senato al fondatore della Lega Umberto Bossi. A Napoli-Fuorigrotta la sfidante di Roberto Fico sarà la piddina Daniela Iaconis, mentre in Toscana il comandante Gregorio De Falco rappresenterà il M5S nel collegio di Livorno, dove il Pd ha candidato a Silvia Velo per un posto a Palazzo Madama. Nicola Cecchi e Filomena Nuzzo saranno – rispettivamente per i collegi di Firenze al Senato e di Bolzano alla Camera – i competitor di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. E parlando proprio della candidatura in Trentino della sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, oggi Alessandro Di Battista ha scherzato con i giornalisti al Tempio di Adriano: “Mi ci candido io a Bolzano e poi vediamo…”. Poi, rivolgendosi al collega Riccardo Fraccaro, ha detto: “Vengo a fare un mese di campagna elettorale lì da te, ora che ci penso”. Dulcis in fundo: a Casoria in Campania il fedelissimo di Di Maio Vincenzo Spadafora sfiderà Nicola Marrazzo del Pd per un posto alla Camera.
La candidatura dell’ammiraglio salta – E’ durata poche ore la candidatura dell’ammiraglio Rinaldo Veri, dato in un primo momento in lista in Lazio. Veri però è consigliere comunale a Ortona e nei mesi scorsi aveva corso da sindaco con una lista civica supportata dal Partito democratico. “A malincuore annuncio il ritiro della mia candidatura. La mia carica è incompatibile con quella di candidato nelle liste del Movimento 5 stelle. Non ero al corrente della regola prevista dal regolamento del M5s che impedisce a chi ha già una carica elettiva di potersi candidare e proprio per questo non avevo ritenuto necessario informare di questa mia carica il candidato premier Luigi Di Maio, al quale va il mio sincero ringraziamento”. Sotto accusa anche Nicola Cecchi, ma per il momento non viene toccato. Ha avuto la tessera del Pd ed è stato un sostenitore del Sì al referendum costituzionale del 2016 il rivale a 5 stelle del segretario democratico Matteo Renzi: Nicola Cecchi, avvocato fiorentino vicepresidente dell’assemblea dei Toscani nel Mondo, già presidente della Camera di Commercio Italo-Cubana, è figlio di Felice che era uno storico esponente della Dc fiorentina, ed è stato scelto come candidato del M5s nel collegio uninominale di Firenze del Senato, dove si candida il segretario Pd. Cecchi, oltre a schierarsi per il Sì al referendum, nella sua pagina facebook in passato aveva linkato articoli come “Il Movimento 5 stelle è fuorilegge?”, o cronache della Leopolda del 2014. In un post dello stesso anno esortava Renzi a “mettere a lavorare” con lui “gente che sa e non gente che ripete”, esprimendo apprezzamento per la sua azione: “Credo nella tua buona fede”, scriveva. Cecchi non è l’unico candidato del M5s in Toscana con un passato vicino al Pd: Renato Scalia, l’ex ispettore della Dia che corre contro Luca Lotti alla Camera a Empoli, è stato candidato in una lista civica a sostegno di Dario Nardella alle amministrative del 2014, non risultando eletto.
I parlamentari riconfermati – La lista del M5S per i collegi uninominali fa affidamento anche sui diversi “big” uscenti del Movimento, oltre a Luigi Di Maio e Roberto Fico, entrambi candidati in Campania. Per la Camera nel collegio Milano 3 corre Manlio Di Stefano mentre, sempre a Milano, si schiera Paola Carinelli, già capolista del listino bloccato. E a Sesto San Giovanni spunta anche la candidatura di Stefano Buffagni, il “proconsole” lombardo di Di Maio fermato, al secondo posto del listino, proprio da Carinelli. Davide Tripiedi corre a Saregno, Giulia Sarti a Rimini, Michele Dell’Orco (solo terzo nel listino) a Sassuolo, Alfonso Bonafede nel collegio Firenze-Novoli-Peretola, Andrea Cecconi a Pesaro. In Sicilia il M5S schiera Giulia Grillo a Acireale e Alessio Villarosa a Barcellona Pozzo di Gotto mentre Riccardo Fraccaro punta al seggio di Pergine Valsugana, in Trentino Alto Adige. Per il Senato le uscenti Elena Fattori, Barbara Lezzi e Nunzia Catalfo corrono rispettivamente a Velletri, Nardò e Catania mentre “l’ortodosso” Nicola Morra è candidato al collegio di Cosenza. Tra i neo-candidati viene ripescato il No-Tav Marco Scibona, candidato per il Senato al collegio di Moncalieri dopo aver ottenuto solo la quarta posizione ai listini per i proporzionali. A Prato, città con una delle comunità cinese più popolose d’Italia, il M5S sceglie di giocare “in casa” con Chiara Yana Ehm, giovane italo-cinese esperta di geopolitica arrivata già seconda alle parlamentarie. Ad Alba ripescato per l’uninominale della Camera Federico Costamagna, solo quarto nella lista dei supplenti dopo le primarie online.
La società civile – Si parte da Domenico Fioravanti, due volte medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sydney nel nuoto: “Mi ha convinto il progetto e il loro entusiasmo, che è stato contagioso”, ha detto al Corriere della Sera. “Mi è bastato davvero poco per accettare la candidatura”. Fioravanti correrà “in Piemonte, la mia regione. Anche per riconoscenza nei confronti del territorio in cui sono nato e cresciuto. È successo un po’ per caso. Ho sempre seguito la politica, ma non avevo mai pensato di candidarmi. Tutto è nato un po’ all’improvviso” anche perché “ultimamente non ho votato perché non trovavo nessuno che mi rappresentava”. Sarà invece la veterinaria Doriana Sarli a opporsi a Paolo Siani – fratello di Giancarlo, il cronista ucciso dalla camorra – nel collegio uninominale di San Carlo all’Arena e Vomero, a Napoli. La Sarli è socia di una clinica veterinaria in città ed è una delle fondatrici del meetup del Vomero. La Sarli è da sempre impegnata sul tema dei rifiuti e sul no ai termovalorizzatori ed è considerata vicina alla senatrice Paola Nugnes. Sempre in Campania sfida tra due “figli d’arte”: Nicola Provenza, 52 anni, ex medico sociale della Salernitana, sfiderà a Salerno Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo. Provenza è figlio di Vittorio, sindaco di Salerno tra gli anni Settanta e Ottanta con la Dc.
Salendo al Nord, in Veneto, il crac delle banche locali entra in lista con due nomi: Alberto Artoni, ingegnere a capo del Movimento risparmiatori traditi, e Andrea Arman, presidente del Coordinamento associazioni Banche popolari venete “Don Torta”. Sempre in Veneto candidato all’uninominale sarà Antonino Abrami, ex giudice di Corte d’Appello e di Cassazione. E’ docente universitario e fondatore dell’Accademia Internazionale di Scienze ambientali. E’ considerato uno degli uomini-simbolo della battaglia decennale per la costituzione di una Corte penale internazionale per i Reati Ambientali e di un Tribunale europeo dell’Ambiente. Al collegio di Giugliano per il Senato corre la ricercatrice del Cnr presso l’istituto di endocrinologia di Napoli Maria Domenica Castellone, con un passato professionale anche negli Usa. “Mi impegnerò perché si valorizzi sempre di più la ricerca scientifica”, spiega. In Friuli tocca a Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano Disabilità (“dove vive bene una persona con disabilità viviamo meglio tutti”, è il suo mantra). Sarà lui a sfidare idealmente la candidata Pd Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia. In Emilia Romagna invece ci sarà il consulente della Farnesina Marco Montanari, in passato consigliere missione in Niger nonché osservatore per l’Ue.
Quindi in lista anche alcuni giornalisti: ci sono l’ex direttore del Centro e già giornalista per l’Espresso e il Fatto Quotidiano Primo di Nicola in Abruzzo, il collega Gianluigi Paragone che sfiderà Umberto Bossi in Lombardia; infine nel Lazio l’ex direttore di SkyTg24 Emilio Carelli. Poi Ezio Roi, avvocato di Cassazione candidato a Ferrara Imola Bologna al Senato; Paolo Biancone docente torinese della facoltà di Economia di Torino e responsabile dell’Osservatorio sulla finanza islamica dell’ateneo torinese, sarà candidato alla Camera nel collegio uninominale Torino 3 per il Movimento a 5 Stelle; Margherita Corrado archeologa candidata a Crotone al Senato; Salvatore Caiata presidente Potenza calcio candidato a Potenza alla Camera; Daniela Tisi, direttrice rete museale sibillini e curatrice della ricostruzione nell’area cratere, candidata a Macerata Camera. Al collegio di Ancona per il Senato tocca a un altro accademico Mauro Coltorti, docente di geomorfologia e esperto di dissesto idrogeologico. Nel collegio di Rovereto il M5S schiera invece Cinzia Boniatti, sociologa e membro della Rete italiana Ecovillaggi. Sul palco, inoltre la criminologa Paola Giannetakis, esperta tra l’altro di studi sul femminicidio. Alla Camera, nel collegio di Foligno il M5S candida il professor Gino Di Manici, che ha partecipato al primo impianto di cuore artificiale in Europa. “Il M5S è fatto di uomini nuovi e spiriti illuminati”, sottolinea il medico. E a Roma ecco invece il presidente dell’Ordine degli avvocati, Mauro Vaglio.
A Roma-Collatina il M5s candida invece uno dei medici che ha fatto partire l’inchiesta nei confronti del rettore dell’ università di Tor Vergata, il chirurgo Pierpaolo Sileri. Tra i candidati ecco Francesca Tizi, ricercatrice di diritto processuale civile e un’altra ricercatrice (ed esperta di economia circolare), Patty L’Abbate che cita la Canzone di San Damiano: “Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore e umiltà potrà costruirlo”. In Veneto, infine, ecco Marco Nardin, presidente uscente dei Giovani imprenditori di Confartigianato. “Abbiamo dimenticato che la grande Italia è stata fatta da piccoli imprenditori”, sottolinea dal palco. Vincenzo Spadafora, principale consulente politico di Luigi Di Maio, sarà candidato nel maggioritario nel Collegio 4 di Campania 1 che comprende il Comune di Casoria. Spadafora, 43 anni, nativo di Afragola (Napoli), è stato presidente dell’Unicef e garante per l’infanzia e l’adolescenza. Al termine del suo mandato come garante si è unito al Movimento Cinque Stelle come consulente di Di Maio. Il “braccio destro” di Luigi Di Maio che si è occupato delle relazioni istituzionali del capo politico del M5S durante la sua vice presidenza alla Camera è stato candidato al collegio uninominale di Casoria e correrà per un seggio a Montecitorio.
In Sardegna, al Senato: al sud è candidato lo scrittore Marilotti; al centro, Emiliano Fenu, commercialista di Nuoro; al nord, Maria Vittoria Bogo, scrittrice e poetessa di Posada. Alla Camera: il velista Andrea Mura (Cagliari), il giornalista Pino Cabras (Carbonia), l’allevatore e pastore Luciano Cadeddu (Oristano), l’avvocato Mara Lapia (Nuoro), il giornalista Nardo Marino (Olbia), l’avvocato civilista Mario Perantoni (Sassari). A chiudere la presentazione il comandante Gregorio De Falco: “Ci interessa dare un colpo di timone, avendo stabilito chiaramente la rotta, alla nave Italia. Più che squadra questo è un equipaggio”.