“Chi si è invaghito per un momento di altri partiti non è un appestato”. Così Luigi Di Maio, a margine della presentazione del programma di Roberta Lombardi per la Regione Lazio, si è difeso dopo le polemiche per la scelta di alcuni candidati uninominali. Compreso Rinaldo Veri, l’ammiraglio costretto subito a ritirarsi perché già candidato sindaco a Ortona sostenuto da una coalizione di centrosinistra: “Spero di potermi avvalere della sua competenza in futuro, ma ora era incompatibile con il nostro regolamento”, ha spiegato Di Maio. Blindato invece l’ex renziano Nicola Cecchi, candidato nel collegio di Firenze e già sostenitore del Sì al referendum: “Aveva la tessera per pochi mesi, poi si è allontanato dal Pd. Chi ha il coraggio oggi di schierarsi contro quell’apparato di potere fiorentino dei renziani ha il mio supporto. M5s vuole dare un’opportunità anche a chi si è ricreduto dai vecchi partiti”. Di Maio ha poi annunciato che in giornata saranno pubblicati i numeri dei voti di ciascun candidato alle parlamentarie, ancora non resi pubblici dopo quasi due settimane
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