Il candidato M5s viene ritratto in palestra con Domenico Spada e Pd parte all’attacco. “‘Balla con gli… Spada‘. sembra questo, parafrasando il titolo di un famoso film di Kevin Costner, uno dei passatempo preferiti da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle ad Ostia“, scrive sulla sua pagina Facebook Eugenio Patané, consigliere regionale del Pd Lazio, allegando un video promozionale dei 5 stelle in cui Emanuele Dessì, candidato nel proporzionale al Senato col M5s nel collegio della provincia di Latina, intento a ballare insieme al pugile, cugino di Roberto, l’esponente della famiglia Spada arrestato per aver picchiato la troupe di Nemo – Nessuno escluso lo scorso novembre.
Parte subito alla carica il senatore dem Claudio Moscardelli: “Il candidato dei 5 stelle – afferma – si mostra come minimo inadeguato e pericoloso per i cittadini nel comportarsi così disinvoltamente. Farebbe bene a ritirare la sua candidatura”. “Chi vorrebbe governare l’Italia e la Regione grida onestà ma ha frequentazioni a dir poco imbarazzanti”, aggiunge il consigliere comunale del Pd di Roma Orlando Corsetti. Ed anche Marco Miccoli deputato del Pd attacca: “Il fedelissimo di Roberta Lombardi si fa fare un video che sponsorizza la sua candidatura al Senato per i 5 Stelle da Domenico Spada, detto Vulcano, condannato per usura per e che ha addirittura il divieto di dimora a Roma. Che dice Roberta Lombardi dell’appoggio degli Spada alla candidatura del suo fedelissimo?”.
Ma il “ballo” con gli Spada non è l’unico inciampo per il candidato pentastellato. Scorrendo la pagina Facebook, c’è chi ha rintracciato un post del 2015, nel quale Dessì raccontava pubblicamente di avere “menato ad un rumeno” per la terza volta nella sua vita, dopo avere ricevuto “insulti gratuiti”. Non esattamente un diplomatico, insomma.
La risposta dell’esponente M5s di Frascati non si è fatta attendere: “Facevo il pugile e insegnavo pugilato, e ovviamente frequentavo le palestre, anche quella in cui si allenava Domenico Spada. Lo stesso che, nello stesso periodo, veniva insignito del ‘Collare d’Oro‘ proprio da un eminente rappresentante del Pd come Graziano Delrio, con tanto di cerimonia e foto che immortalano assieme l’attuale ministro dei Trasporti e Domenico Spada”, scrive su Facebook. “Poi – continua Dessì – dopo l’avvio dell’indagine, avvenuta successivamente, nel 2015, chiaramente non c’è stato più alcun rapporto, neanche sportivo. Il Pd è sceso veramente in basso e si vede che il MoVimento nel Lazio fa paura a Zingaretti e a tutti i suoi accoliti. Non ultimo Patanè, che viene citato nelle carte dell’inchiesta su mafia capitale”, conclude.
“Dessì cerca di mascherare il suo imbarazzo chiamando in causa il ministro Delrio – replica il dem Davide Ermini – è una operazione tanto patetica quanto goffa per confondere le acque. Il ministro Delrio, allora titolare del dicastero dello Sport, fu invitato nel 2014 dal Coni ad una cerimonia ufficiale per premiare 50 persone per meriti sportivi. È quindi chiaro che si cerca di stabilire una falsa equivalenza per cercare di nascondere la realtà”.