Il suo film, pur essendo finanziato in gran parte da capitali italiani, ha fatto il giro del mondo prima di approdare da noi. Il motivo, risponde Luca Guadagnino, regista di “Chiamami col tuo nome”, candidato a quattro premi Oscar, non è per la scarsa fiducia del pubblico italiano, bensì “è stata una scelta strategica. Il lavoro fatto dal distributore in America avrebbe aiutato al film nel resto del mondo, Italia compresa”. Il cineasta siciliano, insieme ai due protagonisti Timothée Chalamet e Armie Hammer, ieri sera era a Crema (Cremona) per una proiezione speciale in cinque sale contemporaneamente. Il film è stato girato a Crema ad in alcuni paesi limitrofi (Pandino e Moscazzano). Dopo quattro film che non hanno trovato il consenso della critica, con quest’opera Guadagnino ritrova l’entusiasmo dei critici, oltre alle candidature all’Oscar. Un abbaglio della critica o l’opportunità del momento? “Ci sono film – spiega il regista a ilfattoquotidiano.it – che hanno la capacità di battere il tempo e quadrare i conti con il sentimento del momento. Bene così”.
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