Da ieri è in vigore la legge sul biotestamento, ma non tutti sono pronti ad accogliere le disposizioni anticipate di trattamento (Dat): sono solo 253 su quasi 8mila i comuni attrezzati per ricevere le disposizioni dei cittadini. “A fronte delle innumerevoli segnalazioni di Uffici comunali incapaci di rispondere alle richieste dei cittadini che vorrebbero autenticare o depositare il proprio testamento biologico, come Associazione Luca Coscioni chiediamo al ministro degli Interni Marco Minniti di intervenire con una circolare che dia istruzioni dettagliate a tutti i Comuni italiani. In particolare, è indispensabile che tutti i Comuni identifichino chiaramente le modalità di autenticazione e conservazioni delle Disposizione Anticipate di Trattamento e ne diano comunicazione pubblica sia sui siti internet dei Comuni sia negli uffici. Anche il personale deve ricevere adeguata formazione per rispondere alle domande dei cittadini”.
Intanto secondo l’Associazione Luca Coscioni da quando è passata la legge lo scorso dicembre sono stati 3000 i moduli scaricati dal sito associazionelucacoscioni.it (1000 solo nelle ultime 24 ore), 1000 persone hanno contattato l’associazione per chiedere informazioni, tra questi anche consiglieri comunali, in cerca di informazioni su modalità di attivazione del registro comunale. In totale finora sono stati 14.000 i testamenti biologici redatti e depositati con il modulo dell’Associazione
Allo stato sono solo 253 su 7998 i comuni che hanno aperto un Registro. Il podio delle regioni con più registri attivi è occupato da Emilia-Romagna (oltre 40), Toscana (30) e Lombardia (17). Il Registro è stato attivato anche in una intera Regione (il Friuli Venezia Giulia). A Milano, ha aperto ieri lo sportello del Comune dove è possibile consegnare le Dat. A Napoli, invece, il Comune si è dotato di un Registro dal 2014 e ad oggi sono 22 le trascrizioni depositate. A Torino il Registro è del 2011 e gli iscritti sono 837.