Sono in lista per il Senato (Toscana 1) essendo arrivato primo tra gli uomini alle Parlamentarie, anche se non sarà facile, sono felice di poter dare il mio contributo. In questi giorni, tra i vari candidati del M5S ho davvero incontrato cuore e testa, cioè grande competenza e pragmatico desiderio di giustizia sociale.
In passato più volte mi hanno invitato alla candidatura, questa volta ho dato la mia disponibilità perché siamo giunti a un bivio storico davvero importante per il nostro Paese. Il 4 marzo gli italiani si troveranno dinanzi a due alternative: da una parte ci sarà la banda dell’ex cavaliere condannato per frode fiscale che ha fondato un partito nel ’94 con tale Marcello dell’Utri che oggi è in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Ex cavaliere che con le sue TV, in questi decenni ha determinato una trasformazione antropologica nel nostro Paese: troppi cittadini sono stati mutati in consumatori disinformati. Berlusconi, che con le sue menzogne ha illuso e vuole continuare ad illudere. Solo un altro politico l’ha superato per propensione a mentire ed è la sua versione 2.0: Matteo Renzi. Enrico stai sereno. Non andrò mai a palazzo Chigi senza essere passato dal voto. Se perdo il referendum lascio la politica. Invece è ancora ad elemosinare voti per essere eletto in quel Senato che voleva depennare.
Il M5S dinanzi a queste macerie politiche è l’unica alternativa credibile. Il M5S non ha rubato denaro e futuro ai cittadini ma li ha restituiti: 42 milioni di euro che sono serviti anche per creare migliaia di piccole aziende. Invito a consultare il programma del M5S, esso non è stato scritto con banchieri e faccendieri ma è frutto della partecipazione di migliaia di cittadini. È un programma di buon senso che vuole porre al centro il cittadino come previsto dalla Carta Costituzionale.
Tutti i partiti che si presentano il 4 marzo avranno in comune un aspetto e cioè che hanno già governato l’Italia e lo hanno fatto molto male. L’Istat ci dice che nel nostro Paese ci sono 4,7 milioni di poveri assoluti (una cifra che è triplicata dopo il 2007) e l’1% della popolazione possiede il 25% delle ricchezze. È evidente che dinanzi a tali cifre non servano mance elettorali, ma manovre economiche espansive come lo sono il reddito e la pensione di cittadinanza e investimenti in nuovi attività lavorative in grado di azionare quel moltiplicatore economico di cui il nostro Paese ha un disperato bisogno. L’Italia è bloccata da una miriade di leggi inutili che, insieme ai tanti privilegi e sprechi, la legano al passato. È giunto il momento di recidere tale nefasta ragnatela e proiettarci verso il futuro.
In Toscana (e non solo) le liste d’attesa per gli esami sanitari sono lunghissime, l’obiettivo dei partiti è depauperare sempre di più la Sanità pubblica a vantaggio dei privati. Le scuole con certificati antisismici sono una minoranza, i trasporti inefficienti e pericolosi, la sicurezza dei cittadini è ai minimi termini per mancanza d’investimenti. Scellerate politiche internazionali (a cui l’Italia si è accodata) fatte di aggressioni a Paesi sovrani, hanno generato un’immigrazione incontrollata che ha prodotto una guerra tra poveri tra coloro che fuggono e gli autoctoni, cioè quegli italiani vittime delle politiche d’austerity imposte da Bruxelles. Il programma esteri del M5S votato da 23.481 persone può, finalmente, rendere il nostro Paese sovrano e rispettoso di quell’articolo 11 della Costituzione che in questi decenni è stato violato in maniera seriale. L’Italia non può continuare a vendere armi in particolare a Paesi che appoggiano il terrorismo e che sono in guerra. Nel solo 2016 21.822 bombe made in Italy sono state consegnate all’esercito saudita che le sta sganciando sullo Yemen causando innumerevoli vittime civili. I bambini stanno subendo più di tutti le conseguenze di tale violenza e quest’anno in 50.000 rischiano di perire.
Negli ultimi anni capitali stranieri hanno effettuato un vero e proprio shopping a buon mercato di aziende italiane. Per arginare tale svendita serve una banca pubblica d’investimento che possa sostenere le tante attività produttive che sono il tessuto economico del nostro Paese. Le banche vanno divise tra le commerciali e quelle d’investimento (Glass-Steagall Act) e i cittadini truffati vanno risarciti. Qualche giorno fa ad Arezzo ne ho incontrati alcuni che aspettano giustizia come giustizia l’attendono i familiari della strage di Viareggio che non possono vedere sfumare il loro desiderio di verità a causa della prescrizione. La prescrizione (quella di cui Berlusconi ha usufruito per ben 8 volte) va fermata.
Una volta Ravignan disse: “Con i vorrei non si è fatto mai niente, con i proverò si sono fatte grandi cose, voglio ha fatto miracoli”. Ecco noi dobbiamo volere il cambiamento solo in questo modo potremo riprenderci il Paese. Il 4 marzo abbiamo un’occasione unica.