Il centrodestra che perde più di un punto ma resta saldamente in testa, il Movimento 5 stelle che insegue, guadagnando consensi e staccando l’intero centrosinistra come seconda forza elettorale. Ma soprattutto quasi un italiano su due che si dice – in un modo o nell’altro – favorevole alle larghe intese dopo il voto. Sono i dati emersi dal sondaggio condotto da Swg e pubblicato dal Messaggero.
Secondo l’istituto diretto da Enzo Risso, l’idea di una Grosse Koalition dopo il 4 marzo inizia a diffondersi tra la maggioranza degli elettori: i contrari, infatti, si fermano al 37% degli intervistati, divisi tra chi la bolla come “una disgrazia“(15%) e chi invece preferisce definirla “un inciucio” (22%). Il 45%, invece, si dice disponibile a un governo di scopo: a dicembre erano solo il 41% a pensarla così. Da segnalare che tra chi non è contrario a un’opzione simile ben il 29% la definisce “una scelta amara ma necessaria”, mentre il 16% la considera”una giusta soluzione per dare stabilità al Paese”.
Nel dettaglio gli elettori meno favorevoli alle larghe intese sono quelli del M5s: solo un terzo inizia a prendere in considerazione l’ipotesi (il 34%, in cresciuta di due punti rispetto a dicembre). Sono tifosi di un governo sostenuto da tutte o quasi le forze politiche l’80% degli elettori del Pd, mentre la Grosse Koalition piace al 54% di chi vota Forza Italia e al 38% di chi invece segnerà il simbolo della Lega.
Sul fronte delle opzioni di voto, invece, Swg segnala che ad oggi gli indecisi sono fermi al al 36,9%: scioglieranno le loro riserve solo negli ultimi giorni di campagna elettorale. Nel frattempo, a trenta giorni dal voto, il centrodestra continua a guidare la classifica delle rilevazioni con il 36,2% dei consensi ipotetici: nell’ultimo mese, però, la coalizione di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini ha perso l’1,4% dei consensi. A perdere decimali è soprattutto Forza Italia, passata dal 16,7% al 15,9% in meno di 30 giorni, mentre la Lega è stabile al 12,9%, e Fratelli d’ Italia scende dal 5,7% al 5,1%. Noi con l’Italia, e cioè la cosiddetta “quarta gamba” del centrodestra si attesta al 2,3%. Nell’ultimo mese ha guadagnato circa un punto il centrosinistra: oggi è al 28,1%, con il Pd al 23,7% (era al 23,1% a inizio gennaio) e +Europa di Emma Bonino che arriva al 2%. Riesce a guadagnare fino all’1,7% il Movimento 5 stelle: dal 26,7% di inizio mese è passato al 28,4%. Perde consenso, invece, Liberi e Uguali di Pietro Grasso: all’inizio dell’anno era al 6,8% oggi è al 6%.