“Ho sentito Dessì, ha convenuto che non fosse giusto continuare a farsi strumentalizzare e ha deciso di fare un passo indietro rinunciando a candidarsi“. Lo ha detto, a Palermo, il candidato premier dell’M5S Luigi Di Maio. “Ho assistito a una violenza inaudita contro il movimento e mi fa piacere che Emanuele Dessì abbia fatto questa scelta per proteggere il M5S e la sua famiglia da strumentalizzazioni”, ha aggiunto a proposito del candidato pentastellato travolto dalle polemiche per il video con Domenico Spada e la casa del Comune in affitto a 7 euro mensili. Di Maio ha quindi sottolineato che “nonostante il Comune di Frascati abbia detto che la casa è in legittimo possesso di Dessì è una persona incensurata e non ha nulla a che vedere con le speculazioni”.
“In questi giorni tutti i giornali e i tg nazionali hanno parlato del candidato del MoVimento 5 Stelle nel Lazio Emanuele Dessì. Mentre il centrodestra in Campania candidava Luigi Cesaro, detto Giggino ‘a Purpetta, ex autista del fondatore della nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo, e il Pd in Sicilia candidava gli uomini di Cuffaro e Lombardo, tutta l’attenzione mediatica era per Dessì”, ha poi lamentato. “Diversamente da molti candidati dei partiti, Dessì è incensurato, non è indagato e vive in una casa popolare che gli è stata regolarmente assegnata, come ha confermato lo stesso Comune di Frascati. Oggi ho parlato con lui e in seguito ai tanti attacchi ricevuti ha deciso di fare un passo indietro per tutelare la sua persona e il MoVimento 5 Stelle, impegnandosi a rinunciare alla candidatura e in ogni caso all’elezione alla carica di senatore”, ha su Facebook Di Maio. “Ora mi aspetto che i veri impresentabili, quelli che riempiono le liste dei partiti, facciano lo stesso. Il MoVimento 5 Stelle ha candidato persone super competenti, persone che hanno testa e cuore, una squadra di cui sono fiero e insieme alla quale cambieremo il Paese”, ha rivendicato. Pronta la replica di area Pd. “Di Maio annuncia il ritiro di Dessì dalla lista M5s? Dica in base a quale norma pensa di ritirarsi, perché le leggi non lo prevedono. Alle dimissioni dopo essere entrato in Senato non crede nessuno: Dessì sarà senatore grazie al seggio blindato M5s”, ha scritto su twitter il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.
Nel frattempo il Movimento ha finalmente pubblicato i risultati delle Parlamentarie sul Blog delle Stelle. I voti andati a Di Maio sono 490 per quanto riguarda il collegio Campania 1 – 01 alla Camera. Il candidato premier 5 Stelle è risultato il più votato del suo collegio, dove si sono registrati 2.040 voti. Paola Taverna, candidata al Senato nel Lazio, ha raccolto 2.136 voti ed è stata la più votata del collegio Senato Lazio – 01 – 02 – 03 (12.068 i voti complessivi del collegio). Per Carla Ruocco, candidata alla Camera, le preferenze sono state 1.691. A Roberto Fico sono invece andati 315 voti su 1.105 nel collegio Campania 1 – 02. Danilo Toninelli ha invece preso 502 voti al Senato in Lombardia 01 e Vito Crimi 347 al Senato in Lombardia 02, Alberto Airola 643 voti al Senato in Piemonte, Laura Castelli 433 alla Camera in Piemonte 01, Manlio Di Stefano 492 alla Camera in Lombardia. Trecento, poi, i clic per Gianluigi Paragone. Il giornalista, candidato al Senato, è risultato il più votato nel collegio Lombardia – 03. Il capitano Gregorio De Falco (candidato sempre a Palazzo Madama) ha vinto il collegio Toscana – 02 raccogliendo 262 voti su 2.155. L’ex presidente Adusbef Elio Lannutti è risultato il terzo più votato nel collegio Lazio – 01 – 02 – 03 per il Senato con 405 consensi. Al quinto posto nello stesso collegio c’era Dessì (144 preferenze).
Elezioni Politiche 2018
Elezioni, Di Maio: “Dessì rinuncia alla candidatura”. All’aspirante premier 409 voti dalle Parlamentarie
Tra gli esterni 300 clic per Gianluigi Paragone. Il giornalista, candidato al Senato, è risultato il più votato nel collegio Lombardia - 03, il capitano Gregorio De Falco ha invece vinto il collegio Toscana - 02 raccogliendo 262 voti su 2.155, mentre l’ex presidente Adusbef Elio Lannutti è risultato il terzo più votato nel collegio Lazio - 01 - 02 - 03 per il Senato con 405 consensi
“Ho sentito Dessì, ha convenuto che non fosse giusto continuare a farsi strumentalizzare e ha deciso di fare un passo indietro rinunciando a candidarsi“. Lo ha detto, a Palermo, il candidato premier dell’M5S Luigi Di Maio. “Ho assistito a una violenza inaudita contro il movimento e mi fa piacere che Emanuele Dessì abbia fatto questa scelta per proteggere il M5S e la sua famiglia da strumentalizzazioni”, ha aggiunto a proposito del candidato pentastellato travolto dalle polemiche per il video con Domenico Spada e la casa del Comune in affitto a 7 euro mensili. Di Maio ha quindi sottolineato che “nonostante il Comune di Frascati abbia detto che la casa è in legittimo possesso di Dessì è una persona incensurata e non ha nulla a che vedere con le speculazioni”.
“In questi giorni tutti i giornali e i tg nazionali hanno parlato del candidato del MoVimento 5 Stelle nel Lazio Emanuele Dessì. Mentre il centrodestra in Campania candidava Luigi Cesaro, detto Giggino ‘a Purpetta, ex autista del fondatore della nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo, e il Pd in Sicilia candidava gli uomini di Cuffaro e Lombardo, tutta l’attenzione mediatica era per Dessì”, ha poi lamentato. “Diversamente da molti candidati dei partiti, Dessì è incensurato, non è indagato e vive in una casa popolare che gli è stata regolarmente assegnata, come ha confermato lo stesso Comune di Frascati. Oggi ho parlato con lui e in seguito ai tanti attacchi ricevuti ha deciso di fare un passo indietro per tutelare la sua persona e il MoVimento 5 Stelle, impegnandosi a rinunciare alla candidatura e in ogni caso all’elezione alla carica di senatore”, ha su Facebook Di Maio. “Ora mi aspetto che i veri impresentabili, quelli che riempiono le liste dei partiti, facciano lo stesso. Il MoVimento 5 Stelle ha candidato persone super competenti, persone che hanno testa e cuore, una squadra di cui sono fiero e insieme alla quale cambieremo il Paese”, ha rivendicato. Pronta la replica di area Pd. “Di Maio annuncia il ritiro di Dessì dalla lista M5s? Dica in base a quale norma pensa di ritirarsi, perché le leggi non lo prevedono. Alle dimissioni dopo essere entrato in Senato non crede nessuno: Dessì sarà senatore grazie al seggio blindato M5s”, ha scritto su twitter il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.
Nel frattempo il Movimento ha finalmente pubblicato i risultati delle Parlamentarie sul Blog delle Stelle. I voti andati a Di Maio sono 490 per quanto riguarda il collegio Campania 1 – 01 alla Camera. Il candidato premier 5 Stelle è risultato il più votato del suo collegio, dove si sono registrati 2.040 voti. Paola Taverna, candidata al Senato nel Lazio, ha raccolto 2.136 voti ed è stata la più votata del collegio Senato Lazio – 01 – 02 – 03 (12.068 i voti complessivi del collegio). Per Carla Ruocco, candidata alla Camera, le preferenze sono state 1.691. A Roberto Fico sono invece andati 315 voti su 1.105 nel collegio Campania 1 – 02. Danilo Toninelli ha invece preso 502 voti al Senato in Lombardia 01 e Vito Crimi 347 al Senato in Lombardia 02, Alberto Airola 643 voti al Senato in Piemonte, Laura Castelli 433 alla Camera in Piemonte 01, Manlio Di Stefano 492 alla Camera in Lombardia. Trecento, poi, i clic per Gianluigi Paragone. Il giornalista, candidato al Senato, è risultato il più votato nel collegio Lombardia – 03. Il capitano Gregorio De Falco (candidato sempre a Palazzo Madama) ha vinto il collegio Toscana – 02 raccogliendo 262 voti su 2.155. L’ex presidente Adusbef Elio Lannutti è risultato il terzo più votato nel collegio Lazio – 01 – 02 – 03 per il Senato con 405 consensi. Al quinto posto nello stesso collegio c’era Dessì (144 preferenze).
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.