Festival di Sanremo 2018

Sanremo 2018, Claudio Baglioni presenta il suo festival: Laura Pausini in forse, braccio di ferro con Fiorello

“Abbiamo rinunciato ad alcuni elementi televisivi e mediatici. Non ci sarà l'eliminazione ma entreremo nel dettaglio con le classifiche provvisorie. Non ci saranno né astronauti né sportivi, ma ci sarà tanta musica e tanto spettacolo. Il dato spettacolare sarà molto rilevante. Oltre al concorso, voglio che sia una mostra di quello che la musica ci ha regalato dal 1951 a oggi", ha detto il "dittatore artistico" in conferenza stampa

di Giulio Pasqui

Questa è una missione piccola e anche un po’ temeraria. Il palco di Sanremo è vissuto come una minaccia per tanti, ma il mio motto è #SanremoNonTiTemo”. Claudio Baglioni vuole far trasudare tranquillità, ma appare alquanto teso nella sua prima conferenza stampa della settimana festivaliera. Da domani, martedì, si farà sul serio e lo spazio se lo prenderà la musica. Proprio così: il prossimo Festival di Sanremo 2018, come ampiamente previsto, sarà molto musicale. “Abbiamo rinunciato ad alcuni elementi televisivi e mediatici. Non ci sarà l’eliminazione ma entreremo nel dettaglio con le classifiche provvisorie. Non ci saranno né astronauti né sportivi, ma ci sarà tanta musica e tanto spettacolo. Il dato spettacolare sarà molto rilevante. Oltre al concorso, voglio che sia una mostra di quello che la musica ci ha regalato dal 1951 a oggi, cioè da quando è nato il Festival e da quando sono nato anche io. Cercheremo di costruire uno show attorno alla musica”, ha raccontato il “dominus” della kermesse, quasi per discostarsi dalle ultime edizioni targate Conti e Fazio. Molti saranno i numeri di spettacolo che vedranno come protagonisti anche gli stessi conduttori, ci racconta chi sta lavorando alla kermesse.

E se il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli l’ha definito “un Festival fuori dalla righe”, Baglioni ha deciso di puntare fortemente sui tributi che si ascolteranno durante le cinque serate della kermesse. “Una della linee guida sarà quella di riascoltare la bellezza che tanti colleghi ci hanno lasciato”. Si inizierà con il tributo a Luis Bacalov, scomparso il 15 novembre, nella prima puntata: Baglioni lo omaggerà insieme con Gianni Morandi. Seguirà Il Volo con il tributo a Sergio Endrigo, Gino Paoli e Danilo Rea per Bindi e De André, Piero Pelù per Lucio Battisti e poi ancora Giorgio Gaber e Luigi Tenco. Spazio anche alla musica di Milva, che dopo le petizioni online verrà premiata dalla città di Sanremo nella serata di venerdì. Ma lei, che si è ritirata dalle scene nel 2011, non si farà vedere: “Ci fa sapere che non sarà sul palco insieme a noi, con tutta probabilità verrà sua figlia”, ha detto il capitano del Festival.

La prima puntata puntata punterà anche su Fiorello: “Stiamo ancora dibattendo: lui vuole fare lo scalda-pubblico, mentre io vorrei che fosse l’ospite. La mia carica di dittatore artistico è stata già messa a repentaglio, ma spero di vincere io”, ha scherzato. A rischio Laura Pausini, che avrebbe dovuto cantare dalla passerella fuori dal Teatro Ariston in mezzo al pubblico: “Mi ha scritto stamattina un sms: ha una laringite in atto, ma farà di tutto per essere qui con noi. E poi faranno la loro comparsa gli attori del film “A casa tutti bene”, già ampiamente pubblicizzato in questo Festival con la presenza di Pierfrancesco Favino nel cast di conduttori, quella di Sabrina Impacciatore al DopoFestival e del regista Gabriele Muccino nella giuria di qualità.

Nelle serate successive arriveranno anche Sting che con Shaggy farà un omaggio alla musica italiana, James Taylor che duetterà con Giorgia e poi Antonacci, Nannini, Negramaro & Company. “Tutti loto presenteranno, come si usa nelle mostre, la loro ultima produzione e poi si farà un percorso all’indietro sulla carriera dello scorso ospite”. Ognuno di loro duetterà anche con Baglioni sulle note dei successi del cantautore romano. E a chi fa notare la massiccia presenza della Friends & Partners, l’agenzia di Baglioni che fra ospiti e artisti in gara avrà 21 presenze all’Ariston, la risposta è limpida: “C’è un conflitto di interessi? In effetti questi numeri corrispondono ma corrispondono anche alla situazione gestionale d’Italia. Ci sono alcune agenzie che hanno un numero cospicuo di artisti coi quali lavorano e la F&P, bontà sua, può coltivare molti contatti di lavoro. Ogni decisione l’ho presa io in maniera autonoma. Le influenze sono arrivate più da ex ministri o prelati che da ambienti a me vicini”. La Rai precisa invece di non avere alcun contratto con Ferdinando Salzano, se non quello legato a Baglioni per la conduzione e la direzione artistica.

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