Durissimo attacco del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, al leader della Lega, Matteo Salvini, e al deputato uscente del M5s, Alessandro Di Battista. Ospite de L’Aria che Tira (La7), il ministro smentisce alcune dichiarazioni di Salvini, come il deposito di una interrogazione parlamentare della Lega. E spiega: “Salvini è andato alla Ideal Standard di Roccasecca solo per farsi i selfie con operai che rischiano il posto di lavoro. E ha detto che avrebbe rotto le balle a me e che mi avrebbe telefonato immediatamente. In realtà, non è arrivata una telefonata. Queste cose sono inaccettabili. L’idea che un ragazzo, che guadagna 20mila euro al mese, vada dagli operai che rischiano di perdere il posto di lavoro per farsi i selfie e dopo non trova il tempo di alzare il telefono e farmi una chiamata è una roba che mi manda fuori di melone”. Calenda continua: “Penso che questo dovrebbe essere un metro di giudizio sulla qualità di un signore che vuole governare l’Italia. Anche Pietro Grasso è andato alla Ideal Standard e mi ha telefonato, dimostrando di essere una persona seria. Salvini e Di Battista che vanno fuori dai cancelli dell’Embraco è una roba che fa ridere. Di Battista ha fatto il cialtrone per una ragione di campagna elettorale, anziché informarsi veramente su quello che sta succedendo”. E aggiunge: “A Di Battista e a Salvini ho detto di venire al ministero. Le crisi di Embraco e di Ideal Standard sono molto complesse e ci stiamo lavorando tutti i giorni. Questi sono due ragazzi, che non hanno mai avuto un’esperienza lavorativa prima della politica e che si confrontano con vicende complesse. E pensano che la politica sia andare davanti a un cancello o farsi i selfie con gli operai. Fanno show sulle spalle degli operai, è una cosa indegna”. Calenda però poi su Twitter ha fatto marcia indietro sulla definizione di “cialtroni”: “Ho sbagliato a chiamarli cialtroni e me ne scuso. Giudicare un comportamento, anche in modo durissimo, è una cosa, insultare le persone un’altra. Ma su questa cosa delle crisi trascinate in campagna elettorale perdo il lume della ragione”