Confronto sul tema immigrazione a Dimartedì (La7) tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Credo che lei faccia parte della stessa coalizione di Berlusconi e di Salvini” – esordisce Scanzi – “E allora, visto che lei giustamente parla di responsabilità delle istituzioni anche per il centrosinistra, le vorrei ricordare quello che lei già sa benissimo. Lei sostiene di avere delle ricette già pronte, ma fa parte di una coalizione che nel 2002, col governo Berlusconi, fece la più grande sanatoria di clandestini: 700mila. Nel 2003 il governo Berlusconi appoggiò il Trattato di Dublino, nel 2009 ci fu un’altra sanatoria di 200mila persone e potrei andare avanti a lungo”. E chiosa: “La mia perplessità è che lei dica delle cose giuste, ma, quando siete stati al governo, avete fatto più danni della grandine. E quindi è un po’ difficile darvi ragione”. Meloni replica, citando Emma Bonino: “Lo ha detto anche lei, che non è esattamente un’amica mia: i governi non hanno rispettato il Trattato di Dublino, che parla di profughi. E i profughi sono il 5% di quelli che arrivano”. Poi attacca Renzi e Di Maio: “Entrambi hanno detto che il resto d’Europa si deve prendere i nostri emigrati, altrimenti non avrà più fondi. Scusate, ma, anche se noi rivediamo tutti i trattati del mondo, il resto d’Europa si prenderanno i profughi, non i clandestini”. Finale critica alle Ong e ricetta di Fratelli d’Italia: i clandestini vanno rimpatriati a casa loro
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