Molto prima degli spari di Luca Traini sono arrivate le manifestazioni cariche di simbologia e slogan ispirati al nazifascismo come No Ius Soli, Marcia per la patria o presidi anti Rom. Ci sono state le ronde, anzi “passeggiate per la sicurezza” come vengono definite dai promotori. Al Tiburtino III o sul litorale di Ostia. A mettere in fila gli episodi registrati negli ultimi mesi vengono i brividi. E la memoria corre all’incursione del Veneto fronte skinhead nella sede dell’associazione Como senza frontiere. Come alla successiva manifestazione di Forza Nuova sotto la sede di Repubblica.
Dalla fine del Ventennio gli echi del fascismo non hanno mai veramente cessato di risuonare. Anche in maniera violenta. Ma mai come in questo momento si sono fatti assordanti. Mai come in questo periodo hanno raccolto consensi, facendo breccia nell’opinione pubblica. Facendo leva sulle paure degli ultimi, traggono forza dagli umori delle classi disagiate, si insinuano nelle periferie urbane e negli angoli dimenticati dell’Italia provinciale.
L’estrema destra del nuovo millennio si nota nell’indifferenza come nella spavalderia delle posizioni pubbliche assunte dai movimenti di ispirazione neo e post-fascista. Così per Luca Castellini di Forza Nuova “alla gente non gliene frega un cavolo del fascismo e dell’antifascimo”. Parole che fanno il paio con quelle di Roberto Fiore che a ilfattoquotidiano.it spiega che “il popolo italiano non è più antifascista ormai da anni” e oggi “c’è un vento fortissimo, di patriottismo cristiano, che non può non entrare con forza nell’Europa occidentale”. Il nuovo fascismo non è un fenomeno solo italiano, lo abbiamo visto e sentito nei mesi scorsi e nel passato recente. I recenti risultati elettorali in Austria, Germania, Olanda, Polonia, Ungheria parlano di un effettivo fermento nell’area della destra estrema.
Il vento identitario, nazionalista e sovranista spira forte ovunque e nel nostro Paese ha assunto forme diverse. Sono in molti a contendersi l’ampio consenso che si è aperto sul fronte anti-immigrazione. A diversi livelli: il populismo della Lega di Salvini, è solo il primo step. Di un percorso di costruzione del consenso sulla paura che porta, già alle prossime elezioni, a Casapound, ma che prosegue fino alle iniziative “estreme” di Forza Nuova.
(Immagini originali di Angela Gennaro, Simone Bauducco, Elena Peracchi)
Si ringraziano Sky Tg24 e Piazzapulita – La7 per la concessione di immagini d’archivio