“Io ho tante persone attorno a me che vanno regolarmente a trovare” Marcello Dell’Utri, nel carcere di Rebibbia “però mi hanno impedito, per quello che sono stati i rapporti con Marcello, di andarlo a trovare”. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, chiamato da più parti a scendere in campo l’ex senatore e già fondatore di Forza Italia, ha risposto così in una intervista a Canale Italia. L’ex premier, più volte, ha “condannato” la detenzione dell’amico, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e anche oggi ha ribadito: “Ritengo che la condizione di Marcello in carcere sia disumana e barbara”. Da Rebibbia Dell’Utri, che due giorni fa si è visto respingere l’istanza di scarcerazione per motivi di salute, ha fatto sapere in una lettera consegnata ai suoi legali di essere “amareggiato, più che sorpreso, per l’ennesimo atto di crudeltà giudiziaria compiuto dal tribunale di Sorveglianza di Roma e lamentato anche da diversi detenuti nelle mie stesse, se non peggiori, condizioni”.
In compenso il deputato di Fi, Amedeo Laboccetta, da giorni perora la causa. “Questa mattina sono stato in visita a Marcello Dell’Utri nel carcere di Rebibbia e l’ho trovato immerso nello studio per il suo prossimo esame universitario che è la storia del libro. La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma l’ha letteralmente sconvolto perché sinceramente non si aspettava l’ennesimo rigetto della sua istanza. Ho avvertito le conseguenze del passaggio del suo stato psicologico dal fiducioso dei giorni scorsi al demotivato e all’arrabbiato che vive adesso. Gli ho fatto dono del libro dello storico francese Dominique Venner, Il secolo del 1914 edito da Controcorrente, da lui molto apprezzato. Mi ha fatto molto riflettere che Marcello mi abbia detto che considera i libri e quelli di storia in particolare farmaci straordinari. Ho apprezzato le parole dette oggi da Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda sulla vicenda giudiziaria di Dell’Utri”. Nei giorni scorsi lo stesso Laboccetta aveva puntato il dito contro i colleghi di partito: “Ciò che più mi rattrista sul caso Dell’Utri è il silenzio tombale dei big di Forza Italia. Certo, ci sarà pure la campagna elettorale, ma qui siamo di fronte ad un atto di barbarie. Ed un partito che si dice garantista come FI non può restare in silenzio rispetto a questo scandalo”.