Londra, 1 apr. (Adnkronos) - "Abbiamo guardato Adolescence con i nostri figli di 16 anni e 14 anni, e devo dire che mi ha colpito duramente". Anche Keir Starmer entra nel dibattito ormai globale che sta suscitando la serie di Netfilix che racconta in quattro puntate, ognuna delle quali un unico piano sequenza, di un 13nne accusato di aver ucciso a coltellate una compagna di classe. "Una torcia che illumina una combinazione di problemi a cui la gente non sa come rispondere", ha aggiunto il premier britannico che, insieme ai creatori della serie, ha annunciato che da oggi Netflix renderà Adolescence disponibile gratuitamente a tutte le scuole secondarie britanniche.
"In un certo senso quello che succede nella storia, potrebbe succedere veramente dovunque, a qualsiasi ragazzo", ha detto ancora Starmer che ha ammesso di aver trovato la serie "in certi momenti inquietante". Ma ha sottolineato l'importanza del fatto che questa stia illuminando, e accendendo il dibattito, su "misoginia, i contenuti online e il fatto che i ragazzi, soprattuto i maschi, sono attratti da questo mondo".
Il leader laburista ha sottolineato poi come, a differenza di altre cose che il governo deve affrontare, "non c'e' una risposta ovvia che risponda alle domande" che vengono suscitate da questa serie. "E' una cosa più ampia, è una questione cultura e quindi dobbiamo guardare in modo più ampio, lavorare come società, discutere e per questo approvo veramente che Adolescence venga mostrata gratuitamente nelle scuole perché ritengono che i giovani la debbano vedere", ha detto ancora Starmer riferendosi all'iniziativa della piattaforma di mettere la serie a disposizione del servizio di streaming scolastico Into Film+.
In realtà Jack Thorne, che ha scritto la serie insieme all'attore Stephen Graham, che interpreta il padre del ragazzo, e il produttore Jo Johnson, che ieri hanno incontrato Starmer e la ministra della Cultura, Lisa Nandy, al premier britannico hanno rivolto una richiesta specifica, quella di considerare "abbastanza urgentemente" il divieto dei telefoni a scuola e l'istituzione di "età del consenso" digitale. Ed hanno fatto l'esempio di quello che succede in Australia, dove è stata approvata una legge che vieta ai ragazzi sotto i 16 di usare i social media.
Una proposta del genere è stata avanzata anche dall'opposizione conservatrice, ma, interpellato nell'intervista alla Bbc sull'idea del bando, Starmer ha ricordato che il 97% delle scuole già lo adottano, quindi "secondo me questa non è la questione centrale". "Se dobbiamo fare i conti con questo, credo che sarebbe meglio concentrarsi su quella che considero la questione reale, cioè a che tipo di materiale, che sia da scuola o altrove, questi ragazzi hanno accesso - ha continuato il premier - e che sia da scuola o da altre parti, è un materiale che non dovrebbe essere chiaramente disponibile ai ragazzi".
Oltre all'iniziativa per mostrare la serie nelle scuole, il governo ha anche aggiornato le linee guida per i corsi di educazione sessuale e affettiva. Secondo quanto riportato da The Times recentemente, questi ora includerebbero "lezioni per contrastare la misoginia e il crescente appeal di influencer come Andrew Tate".
Inoltre il governo ha ricordato misure come l'Online safety act, che impone alle società di social media di proteggere i minori da materiale come pornografia, promozione di autolesionismo, bullismo e sfide pericolose. Inoltre viene chiesto di adottare "tecnologie di verifica dell'età" degli utenti. "E' una legge importante", conclude Starmer, ammettendo però che "dobbiamo tornarci sopra per vedere se c'e' ancora lavoro da fare per proteggere i più giovani".