STING E SHAGGY. Passerà alla storia come una delle ospitate più improbabili dell’ultimo decennio. Prima Sting interpreta Mad about you in un incomprensibile italiano, come omaggio al Bel Paese, o forse solo per dimostrarci che monnezza sarebbero i capolavori della musica mondiale cantati nella nostra lingua. Poi arriva Shaggy, in versione davvero “mister Boombastic”, e per tre minuti mette a dura prova body guard e signorotti imbarazzati in prima fila, prima che il compare lo trascini via dal palco nello sconcerto generale. VOTO 4,2 (come il presunto tasso alcolemico di Shaggy).
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