A ogni candidato viene chiesto di rendere pubblici curriculum vitae, status giudiziario, autodichiarazione su potenziali conflitti d’interessi, situazione patrimoniale e reddituale, dichiarazione su chi finanzia la campagna elettorale. Informazioni che l'associazione ritiene indici fondamentali di trasparenza per chi si candida a rappresentare i cittadini in Parlamento
In vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, l’associazione Riparte il futuro ha dato il via ad una campagna per la trasparenza dei candidati. Gli elettori e gli utenti potranno consultare sul portale le schede dei candidati di tutte le liste del proprio collegio e leggere le informazioni rese dagli aderenti o domandare ai non aderenti di unirsi all’iniziativa mediante gli strumenti di contatto presenti sullo stesso portale. Prima dell’adesione, a ogni candidato/a corrisponderà un profilo sul portale di Riparte il futuro, che però apparirà “vuoto”.
Gli elettori e utenti potranno chiedere direttamente e pubblicamente al/la candidato/a di aderire alla campagna attraverso i pulsanti di condivisione social (Facebook/Twitter). “Cinque anni fa, nel 2013, i candidati che hanno aderito all’iniziativa di Riparte il futuro sono stati quasi 900, di cui 388 eletti”, ricorda Federico Anghelé, responsabile relazioni istituzionali dell’organizzazione che lotta contro la corruzione promuovendo la trasparenza e la certezza del diritto.
In particolare viene chiesto a ogni candidato di rendere pubblici: curriculum vitae, status giudiziario, autodichiarazione su potenziali conflitti d’interessi, situazione patrimoniale e reddituale, dichiarazione su chi finanzia la campagna elettorale. Informazioni che l’associazione ritiene indici fondamentali di trasparenza per chi si candida a rappresentare i cittadini in Parlamento. Inoltre – affinché l’adesione alla campagna “Candidati Trasparenti” venga perfezionata – il candidato è invitato a sottoscrivere l’impegno a sostenere in Parlamento, qualora venga eletto, una legge che introduca candidature trasparenti come indicato nella petizione di Riparte il futuro.
Dopo l’adesione, il candidato riceverà un braccialetto bianco, simbolo della campagna, come già avvenuto nel 2013. Il candidato potrà pubblicizzare la sua adesione sui suoi canali di comunicazione e con una dichiarazione a favore della trasparenza.